Il corridoio gelido di un canile non è il luogo ideale dove può vivere un cucciolo e non è giusto vedere una piccola creatura che ha solo voglia di giocare, rinchiusa dietro le sbarre di box, isolata. Purtroppo la realtà è sempre la solita e non ci sarà mai una fine alle ingiustizie.
L’appello è quello del rifugio di Battersea, un quartiere situato nella periferia di Londra, in Inghilterra, rimbalzato sulle pagine dei quotidiani, riguardo ad un cucciolo regalato a Natale e abbandonato i primi giorni del nuovo anno: “Il primo cucciolo regalato a Natale arrivato in canile nel 2018”, scrivono i volontari in un post. Al cucciolo è stato riservato anche un servizio televisivo mirato a denunciare ancora una volta un fenomeno, quello dei cuccioli regalati a Natale e poi abbandonati. A dire il vero, per molti si tratta di una “leggenda” eppure come dimostra il caso del piccolo Ronnie, di appena 8 settimane di vita, c’è ancora chi, dopo aver scartato il nastro rosso, si sbarazza di un impegno preso alla leggera.
Ronnie regalato a Natale è arrivato il 2 gennaio al canile di Battersea dopo che la coppia si è separata. Il cucciolo era stato acquistato online da un giovane per regalarlo alla fidanzata e che dopo una rottura, si è trovato senza una casa dove poter vivere con il cane.
Regali senza un domani. Esseri viventi che spesso vengono percepiti come oggetti. Come sempre è facile sbarazzarsi di un problema. Anche in una situazione difficile, molte persone non abbandonerebbero mai il proprio cane. Si tratta di una questione di empatia, responsabilità e di essere consapevoli che queste creature soffrono al pari degli umani,.
“Non ci sorprende che il primo cucciolo arrivato in canile sia stato acquistato online”, commenta il responsabile del Battersea Dogs Home, Steven Craddock, affermando che”Ronnie è solo uno dei migliaia di cani che saranno stati acquistati da un sito non controllato e che nei prossimi mesi finiranno in una casa dove i proprietari non saranno in grado di prendersene cura”.
Ronnie che ha appena 8 settimane è stato inoltre separato troppo presto dalla madre. Purtroppo si tratta dell’altra faccia della medaglia di un mercato e di un commercio di animali vivi che non viene monitorato o regolamentato. Animali dei quali non si conosce la provenienza e che potrebbero essere nati in allevamenti lager. Non a caso, molte associazioni, prima di Natale avevano promosso delle campagne contro il regalare un cucciolo a Natale, ricordando come spesso vengono allevati in condizioni orribili, senza tutelare il loro benessere.
Per il titolare dell’associazione, dovrebbe essere vietata la vendita in rete che consente l’acquisto di animali in modo veloce e irrazionale. Un fenomeno in crescita come emerge anche dai dati raccolti dall’Associazione Italiana difesa animali e ambiente che poco prima del natale 2017 aveva segnalato ben 17mila prenotazioni online di cuccioli tra cani e gatti, destinati ad andare sotto all’albero di natale, molti dei quali, si teme saranno abbandonati entro l’estate.
Ronnie diventa l’emblema di questa realtà e adesso a prendersene cura sono i volontari che sperano di trovare al più presto una vera famiglia per questo adorabile cucciolo.
C.D.