Un bimbo coraggioso incontra un cucciolo di cane malnutrito, abbandonato in un parco, e si trasforma in un piccolo grande eroe.
La storia del cucciolo di Pit Bull, Petey, ha ufficialmente inizio nel 2016. Quando l’internazionale SPCA (Società per la Prevenzione della crudeltà sugli Animali) di Sacramento ha desiderato mostrare pubblicamente – tramite un dolcissimo video pubblicato su Facebook – quelli che sono stati i risultati del coraggioso gesto di un bambino. Quando Petey, che all’epoca non aveva ancora un nome, ha incontrato il bimbo pare sapesse già che la sua vita – da lì in avanti – sarebbe stata diversa.
Chi ha abbandonato Petey in un parco, poco dopo la sua nascita, forse non immaginava che il cucciolo di Pit Bull sarebbe stato tratto in salvo da un bambino e probabilmente non sapeva neppure che il cucciolo sarebbe stato accolto in un rifugio per animali molto speciale.
Il bimbo si è accorto di Petey mentre era in compagnia della sua mamma. Entrambi erano a passeggio in un parco vicino casa quando hanno notato qualcosa che si muoveva tra i cespugli. Il cucciolo di Pit Bull giaceva lì, gravemente indebolito dallo scarso apporto di cibo e al fianco del suo fratellino, il quale – però – purtroppo non era riuscito a sopravvivere al loro abbandono.
Petey è stato consegnato nelle mani di una scrupolosa équipe di volontari della RSPA con base operativa in California. Gli esperti hanno subito compreso quali fossero le difficoltà e le potenzialità del denutrito cucciolo.
In seguito a delle mirate analisi si è scoperto che Petey soffriva di ipoplasia cerebellare. Una condizione permanente per la quale il cucciolo mostrava di non essere “super coordinato“. Ed è per questo motivo che Petey aveva bisogno di un po’ più di tempo per comprendere quale fosse la direzione giusta in cui dirigersi, o anche che necessitasse di vivere in un habitat oltremodo confortevole dove – in virtù del suo instabile equilibrio – non rischiasse di ferirsi accidentalmente.
Dopo un’attenta ricerca: i volontari hanno acconsentito a procedere con un’adozione che potesse combaciare con le esigenze del Pit Bull. Il benvenuto nella sua nuova casa per sempre è stato infine gioiosamente confermato nel successivo mese di gennaio. Il primo video di Pesey – nel suo nuovo habitat – lo ha poi visto protagonista di un buffo aneddoto.
La sua mamma umana avrebbe ricostruito un piccolo nido acquatico a prova di qualsiasi dannoso imprevisto. “Tutto ha funzionato“, hanno documentato in conclusione i volontari nel relativo post Facebook della RSPA, “fin quando non lo ha morso soltanto 5 minuti dopo“. (Giada Ciliberto)
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