Al cucciolo è stata tagliata una zampetta, non del tutto, lasciandola così appesa, mentre tra il dolore e il pianto lottava
Gli animali randagi vivono una difficile realtà. Non hanno una casa sicura dove ripararsi dalle temperature elevate d’estate o troppo basse d’inverno. Non hanno nessuno che si prenda cura di loro se sono malati o bisognosi di aiuto. Non sono al centro dei pensieri di qualcuno che li ami.
Sono invisibili, tranne, purtroppo, per orribili esseri viventi che sfogano su di loro la loro frustrazione nell’essere pessime persone. Molti gli sforzi e il lavoro incessante, delle tante associazioni, che cercano di essere sempre presenti per riuscire a salvare le loro vite.
Una delle ultime agghiaccianti storie, riguarda un piccolo cucciolo, di solo un mese, al quale era stato inflitto un orribile destino se non fosse per i volontari che lo hanno salvato.
Un essere spregevole si è accanito su di lui, tagliandoli una zampetta, ma non finendo il lavoro, lo ha lasciato con la parte lacerata appesa, mentre piangeva per il dolore. Degli angeli lo hanno trovato e adesso il piccolo guerriero è al sicuro.
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Dopo il taglio lasciano il cucciolo con la zampetta appesa
Non si possono chiamare esseri umani chi riesce a compiere un gesto tanto ignobile. Questo piccolo e indifeso cucciolo, ha solo un mese di vita e già ha conosciuto il peggio dell’umanità. Era un randagio, senza la sua mamma nelle vicinanze e qualcuno si è approfittato di lui. Gli hanno tagliato una zampetta, lasciando appesa la parte che non del tutto si era staccata.
Con l’infezione che si stava propagando, il dolore allucinante e piangendo per la paura, il cucciolo è stato trovato dal Protectora de Animales AC Fondazione Laika, della città di Culiacàn, Messico.
La domanda che sorge spontanea è perché? Perché un gesto così pieno di odio contro un piccolo amore che non ha nessuna colpa? Però non c’era tempo per cercare le risposte e il cagnolino è stato subito trasportato in una clinica veterinaria, dove d’urgenza gli è stata amputata la zampetta ferita.
“Sono un bambino di appena un mese circa e mi hanno tagliato la zampetta” così inizia il post pubblicato dall’organizzazione per raccontare la storia del cucciolo “così, gettato sulla terra con la mia zampetta appesa“.
Continuano, sempre facendo sembrare che sia proprio il tenero Lenon ha parlare, di come questa sia una triste realtà che moltissimi animali, proprio come se stesso, sono costretti a vivere: la malvagità dell’essere umano o la sua indifferenza.
“Devo entrare in sala operatoria di emergenza, non c’è tempo” scrivono riferito all’operazione subita “l’ho già persa, e se non mi operano, morirò per l’infezione“. Il post si conclude con una dolcissima e commovente frase: “Ho pianto tanto e voglio solo sentirmi protetto“.
L’intervento è andato per il meglio, il cucciolo non è più in pericolo di vita, ed è ospite nella struttura dove si stanno prendendo cura di lui. I volontari della struttura sono rimasti decisamente stupiti e anche commossi, dall’animo combattivo di Lenon, che appena risvegliato dall’anestesia, ha provato subito a prendere confidenza con la sua nuova condizione, non privando nessuno della sua immensa bellezza.
E’ un piccolo guerriero che indubbiamente ha vinto contro chiunque sia il mostro che credeva di averlo sopraffatto. Lui è più forte, più coraggioso e sicuramente meritevole di rispetto e tanto, tantissimo amore.
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