Un cucciolo di cane rimasto incastrato nel motore di un’auto piange disperatamente per 50 km di strada: lo ritrovano così.
“Davvero una storia pazzesca“: ha esordito così – in didascalia al video condiviso lo scorso 21 aprile sul suo profilo Facebook – una giovane ragazza di origini statunitensi rimasta senza parole di fronte a quanto accaduto a uno sfortunato cucciolo di cane bloccato nel motore di un’auto per un tragitto dalla durata di circa 50 chilometri.
Cucciolo incastrato nel motore di un’auto piange per 50 km: era disperato – VIDEO
Il fido intrappolato nel vano motore della vettura di una nota giornalista del posto era un tenero esemplare di Morkie, di nome BonBon. La conducente del veicolo, che ignorava prima di allora l’esistenza dei proprietari del cucciolo, si è accorta della presenza del fido soltanto dopo aver arrestato il motore. Quando è scesa dall’autovettura al termine del viaggio ha sentito i lamenti di un animale e per poi scoprire che si trattava di un cucciolo.
Il piccolo bloccato nel motore aveva da poco compiuto quattro mesi di vita. In seguito alla sua triste scoperta i presenti hanno dato inizio al primo tentativo di recupero del pelosetto cercando di non provocare danni alla sua incolumità. Il filmato dell’operazione di salvataggio è stato realizzato in diretta da una località del Kansas City, nello Stato del Missouri.
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Nonostante possa sembrare unicamente una prerogativa legata ai felini, quella di ritrovarsi accidentalmente bloccati nel vano motore di un’autovettura – data anche la documentazione di quest’ultimo episodio – potrebbe accadere a qualsiasi animale da compagnia di piccola taglia.
Ad aggiungersi alla disperazione del fido vi sarebbe stato anche il rumore esterno provocato dall’autovettura, il quale avrebbe notevolmente contribuito ad aumentare la condizione di spavento del povero cucciolo immobilizzato. Per fortuna, sebbene la famiglia del cucciolo non sia riuscita ancora a comprendere fino in fondo come il fido sia potuto finire lì dentro, il cagnolino è riuscito a sopravvivere alla disavventura.
Il piccolo è stato salvato dopo una lunga sessione di recupero e, seppur ancora turbato per l’accaduto, è stato accolto nel protettivo abbraccio della giornalista. Coloro che avevano intrapreso il viaggio per motivi di lavoro si sono recati nel rifugio di animali più vicino per avvisare del ritrovamento del fido e verificare le sue condizioni di salute.
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Bonbon, a visite ultimate, ha dovuto rinunciare – a malincuore – alla sua coda, che si sarebbe presentata troppo malridotta a causa della sua lunga permanenza nel motore. Grazie però all’aiuto dell’équipe si sono riusciti a rintracciare i proprietari del fido, nonché vicini di casa della giornalista.