“Mica lo picchio?”: giustifica così la crudeltà nei confronti del cane

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By Manuela Lucugnano

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Lillo è un cucciolo che ha vissuto tutta la sua vita legato ad una corda. Il cane non ha mai ricevuto amore e attenzioni dai suoi proprietari

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Lillo, il cucciolo di cane che ha vissuto tutta la sua vita legato ad una corda (Foto Facebook)

Lillo aveva quello che tutti i cani desiderano: una casa e una famiglia. Eppure la vita del cagnolino era tutt’altro che serena. I suoi proprietari si limitavano solo a dargli da mangiare, senza occuparsi di accudire l’animaletto in altri modi.

Il cucciolo di cane, infatti, ha vissuto tutta la sua vita legato ad una corda. E così che il pelosetto ha trascorso tutta la sua infanzia ed è così che è cresciuto.
E probabilmente è in questo modo che il cagnolino avrebbe trascorso il resto della sua vita, se non avesse incontrato una volontaria che si è preoccupata delle condizioni in cui era detenuto.

Cucciolo di cane vive tutta la sua vita legato ad una corda: intervengono i volontari

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Lillo, il cucciolo di cane che ha vissuto tutta la sua vita legato ad una corda (Foto Facebook)

Una volontaria ha notato il povero cucciolo di cane che era tenuto perennemente legato alla corda e ha iniziato a interessarsi a lui. Le preoccupazioni della ragazza si sono rivelate più che fondate: di fatto, i padroni del cagnolino si preoccupavano solo di non fargli mancare il cibo, ma nient’altro.

Il proprietario di Lillo non comprendeva i suoi errori e né metteva in dubbio il modo in cui deteneva il suo pelosetto. Per lui non era evidente quanto sia deleterio costringere un cane a vivere vincolato, senza alcuna liberà e senza mai ricevere amore.

Quando i volontari hanno fatto notare all’uomo le sue mancanze nei confronti dell’animaletto, lui ha giustificato il suo comportamento dichiarando: “Mica lo picchio?”

La situazione è poi cambiata drasticamente, quando l’incuranza dei padroni nei confronti del quattro zampe ha avuto delle conseguenze sulle loro “finanze”.
I proprietari di Lillo hanno ricevuto due multe, una per le condizioni in cui era detenuto e l’altra perché il cane non era vaccinato ed era sprovvisto di microchip.

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In seguito a tale episodio, i padroni del quattro zampe hanno contattato la volontaria chiedendogli di recarsi presso la loro abitazione e di prendere in custodia il cagnolino perché “gli aveva già creato troppi problemi”.

Quel giorno il cucciolo ha perso la sua famiglia ed è stato anche liberato dalla catena che lo ha vincolato per una vita intera. Il pelosetto di soli 10 mesi è stato recuperato dalla volontaria e affidato a La casa degli animali, Uniti per la Coda.

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Ad oggi, Lillo è circondato dall’affetto e dalle attenzioni delle volontarie, però l’associazione vorrebbe regalare al cucciolo ciò che non hai mai avuto: l’amore e il calore di una vera famiglia.

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