Cucciolo di cane lanciato da un’auto in corsa: aveva ancora gli occhi chiusi

Un cucciolo di cane è stato lanciato da un’auto in corsa nell’Agrigentino, quando è stato recuperato aveva ancora gli occhi chiusi

È accaduto stamattina, in una strada di campagna nell’Agrigentino. Un cucciolo di cane è stato lanciato da un’auto in corsa. Il cagnolino, quando è stato trovato, aveva ancora gli occhi chiusi.

Fortunatamente, quell’anima indifesa è stata soccorsa e affidata ad un’associazione locale, la Oasi Ohana, che indignata da tanta crudeltà ha riportato la vicenda sul proprio profilo social:

“La gente è impazzita. Non bastava strapparlo alla madre dopo neanche una settimana! Non bastava lanciarlo dalla macchina! Non vi siete degnati neanche di fermarvi, ma l’avete gettato come spazzatura!”

Parole dure, colme di rabbia verso tanta disumanità nei confronti di un essere inerme, “colpevole” solo di essere venuto al mondo in una famiglia in cui non era desiderato.

“Lui non è un oggetto, ma una vita, una vita più preziosa della vostra che l’avete abbandonato.”

Aveva ancora gli occhi chiusi: cucciolo di cane viene lanciato da un’auto a Menfi

Il cagnolino lanciato da un’auto in corsa in una stradina di campagna a Menfi è stato notato e recuperato da un passante. Il cucciolo brutalmente abbandonato era rimasto al centro della carreggiata, inerte e senza alcuna difesa.

L’uomo che lo ha soccorso ha allertato la Oasi Ohana, un’organizzazione operante a Santa Margherita di Belice, che si occupa di aiutare animali vittime della crudeltà umana.

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Il cane è stato condotto d’urgenza da un veterinario. Il piccolo presentava alcune escoriazioni, compatibili con la dinamica dell’abbandono. Inoltre, le ferite gli facevano così male, che il cagnolino urlava per il dolore e non riusciva a mangiare.

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L’Oasi Ohana sta fornendo continui aggiornamenti sullo stato del cucciolo. Al cagnolino è stato somministrato un antidolorifico per consentirgli almeno di riposare.

“Grazie a tutti per l’attenzione che state dedicando a questa piccola vittima della violenza umana. Non ha ancora mangiato. Le prossime ore saranno cruciali.”

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Manuela Lucugnano