Ignorato dai passanti, dopo essere stato investito, un cucciolo di cane si è ritrovato a trascorrere in strada moltissime ore in uno stato di sofferenza.
Lo straziante caso del cucciolo lasciato a se stesso da numerosi passanti che, pur avendo notato la sua condizione di sofferenza, abbiano scelto deliberatamente di ignorarlo, ha presto attirato l’attenzione mediatica nella colonia messicana di Carolino Anaya del comune di Miahuatlán de Porfirio Dìaz.
Cucciolo di cane investito in strada: non riceve aiuto dai passanti – FOTO
Il pelosetto è stato investito da un’autovettura pirata nella mattinata dello scorso sabato, 1 ottobre. Il cucciolo sarebbe rimasto in strada da solo – e visibile agli occhi dei residenti – per l’intera giornata. A raccontarlo la toccante testimonianza di coloro che sarebbero poi intervenuti in direttissima per cercare di salvare l’esemplare.
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La notizia si è diramata velocemente in queste ore attraverso i social network di riferimento. Domenica mattina – 2 ottobre – la pagina Facebook di “Rescate Animal petitas suaves xalapa” ha pubblicato alcune delle immagini che ritraggono nel dettaglio la critica situazione del cucciolo per seguire, poi, con le dinamiche del suo recupero notturno.
L’organizzazione di salvaguardia per gli animali, attiva del comune in cui il pelosetto è stato investito, ha spiegato di aver vissuto una giornata “molto lunga e faticosa“, in virtù specialmente delle condizioni del cucciolo divenute sempre più preoccupanti con il passare del tempo.
Fortunatamente dallo stato di totale abbandono e crescente sofferenza vissuto per le strade della colonia messicana il cagnolino è stato poi trasportato dai volontari in una struttura ospedaliera, in cui il personale addetto avrebbe potuto analizzare da vicino la sua situazione clinica e attuare, infine, tutte le cure a lui necessarie dati i traumi subiti a causa dell’incidente.
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Giunto ad un primo confronto con l’équipe veterinaria il pelosetto è stato messo fuori pericolo. Ma per il momento sarebbe rimasto in affidamento all’interno della struttura in modo da portare a termine, oltre alle sue medicazioni, anche un graduale periodo di riabilitazione. L’associazione che lo ha tratto in salvo ha inoltre condiviso gli estremi per chi volesse contribuire alle sue cure e al suo sostentamento futuro.