Un cucciolo di cane è rimasto ferito a causa di un pericoloso rogo di rifiuti: la scoperta del piccolo avviene durante l’emergenza.
In mattinata si è scoperto – tramite un comunicato ufficiale rilasciato dai Vigili Del Fuoco della città di Sassari e poi diramatosi in rete tramite alcune condivisioni degli abitanti della zona – del triste ritrovamento di un cucciolo di cane rimasto gravemente ferito a causa di un pericoloso rogo di rifiuti.
Cucciolo di cane resta ferito dal rogo di rifiuti: la triste scoperta
La toccante scoperta – come hanno documentato dapprima le immagini condivise dal corpo delle Fiamme Rosse su Facebook, in un momento di preoccupazione generale a causa del rogo – sarebbe avvenuta casualmente. Durante lo svolgersi delle operazioni di spegnimento di un incendio – in una località limitrofa e già in atto nelle giornate precedenti – alcuni di loro si sarebbero improvvisamente accorti della presenza del leso e indifeso cucciolo di Pastore Maremmano.
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L’incendio ha iniziato a propagarsi nel sito di Truncu Reale a partire dallo scorso 6 agosto. Le colonne di fumo avrebbero facilmente invaso i territori circostanti, ed è stato dunque necessario un prolungato intervento delle autorità per riuscire a placare le alte fiamme generate dal rogo.
Il ritrovamento del piccolo esemplare di quattro zampe è avvenuto, infatti, a tre giorni di distanza dall’allarme precedentemente inoltrato ai Vigili del Fuoco.
A procedere nell’operazione di salvataggio del cucciolo si è affiancata, al pronto intervento delle Fiamme Rosse, anche quello della Polizia Locale. Il Pastore Maremmano è stato infine portato in salvo dal rogo di rifiuti, idratato e sottoposto alle cure più approfondite di un veterinario locale.
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A bruciare – contribuendo ad alimentare l’incendio e a generare uno scenario altamente disastroso allo sguardo degli abitanti – una grande quantità rifiuti plastici della Gesam. In seguito alle operazioni di spegnimento – portate difatti finalmente a termine dai Vigili del Fuoco lo scorso 9 agosto, il sito sia stato sequestrato dalle autorità locali, attive per garantire la salvaguardia ambientale e con il fine – in questo frangente – di operare alcuni necessari controlli.