E’ davvero difficile guardare queste immagini e pensare a quei poveri cuccioli, esposti al mercato come merce. Il filmato è stato girato a Lanzhou in Cina e condiviso dall’associazione animalista China’s Rescues and Shelters che denuncia l’orrore con il quale i cuccioli sono venduti per strada: “All’interno di ogni scatola ci sono almeno dieci cuccioli, le zampe posteriori avvolte con un panno per impedire loro di muoversi. Prima si pensava che fossero giocattoli ma dopo che ci siamo avvicinati abbiamo scoperto che quei giocattoli erano veri cuccioli vestiti con colori vivaci”.
Una situazione irreale nella quale vediamo quelle tenere creature di poche settimane, esposte come le sciarpe sui banchi del mercato. Cani di ogni razza che i venditori ambulanti strattonano affinché stiano immobili nella posizione in cui sono stati messi. Cuccioli indifesi, separati dalla madre e trattati come oggetti da persone indifferenti alla loro vita. Nel filmato si può notare come quelle piccole creature siano provate e si addormentano in una posizione innaturale. Possiamo solo immaginare lo stresse e il terrore che vivono ogni giorno.
Ma non solo. Come evidenza la nota condivisa dall’associazione animalista è difficile “comprendere come ciò possa accadere e avere la coscienza pulita, allevando e vendendo cuccioli che molto probabilmente saranno rubati ai loro proprietari e venduti ai commercianti di cani”.
Creature che potranno essere scartate dai commercianti se invendute e abbandonate per strada dove andranno ad aumentare il numero dei randagi: “Condannati a vivere per strada, saranno vittime delle autorità e uccisi nel modo più brutale”.
L’associazione si chiede come sia possibile tutto ciò ma soprattutto si domanda perché il governo non interviene. Anziché promuovere strategie e programmi per contenere il randagismo e la rabbia, con sterilizzazioni e chippatura, lascia che queste animali siano venduti senza un controllo.
Animali come accessori usa e getta
Ancora una volta, il paese asiatico mostra il volto più crudele e disumano delle persone. Dall’Asia sono sorte molte tendenze come ad esempio gli animali vivi venduti come accessori: tartarughe d’acqua o pesciolini rossi, all’interno di sacchetti di plastica, come porta chiavi oppure gattini inseriti nelle macchinette acchiappa peluche. Sempre dall’Asia proveniva la triste tendenza di toelettare in modo eccentrico i propri animali domestici.
Una società indifferente alla vita di questi esseri che vengono trattati come oggetti. Una realtà non molto diversa dai mercati dove nel belpaese vengono venduti animali di ogni tipo: uccelli, congili o galline ma anche cani, accatastati sui banchi dei mercati. Aidaa denunciò qualche anno fa, la moda di inserire i pesciolini rossi all’interno di centri tavola, per le cerimonie.
Quello che colpisce da queste immagini provenienti dalla Cina è l’intento dei venditori di far sembrare gli animali dei giocattoli, costringendoli a restare immobili e abbelliti con capottini dai colori vivaci, per renderli allegri e più attraenti ed intenerire i passanti.
Un’ipocrisia che va condannata e denunciata. Una mancanza di rispetto per la vita che impone senz’altro una riflessione da un punto di vista etico.
C.D.