Scoperto allevamento abusivo di cuccioli di razza Bulldog francese: scattato il sequestro dei cagnolini tenuti, sporchi e denutriti, in ambienti fatiscenti.
Il commercio dei cani di razza troppo spesso, purtroppo, viene esercitato come un vero e proprio business redditizio, che nasconde in molti casi dei lati oscuri. Sono frequenti le notizie di ritrovamenti di allevamenti intensivi in cui il benessere degli animali è posto in secondo piano o del tutto trascurato. Così è accaduto nel caso dell’ultimo sequestro di cuccioli di razza Bulldog francese, ritrovati pochi giorni fa in Piemonte. A Borgo Ticino, in provincia di Novara, le forze dell’ordine hanno infatti scoperto un allevamento intensivo in cui gli animali erano tenuti in condizioni igienico sanitarie pessime.
Il sequestro di cuccioli di razza Bulldog francese: scoperto allevamento abusivo di cani, denutriti e tenuti in condizioni fatiscenti
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Al buio in un seminterrato, senza aerazione né luce, chiusi all’interno di gabbie piccolissime. Queste sono state le condizioni in cui le forze dell’ordine e i volontari dell’associazione OIPA (acronimo dell’Organizzazione Internazionale Protezione Animali) hanno trovato trentadue cani di razza Bulldog francese tra cuccioli di poche settimane di vita e fattrici. I controlli sono partiti dopo le diverse segnalazioni pervenute alle autorità e alle guardie zoofile da parte di condomini e residenti.
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I condomini avevano infatti segnalato alle forze dell’ordine la presenza di strani e continui rumori e l’odore nauseabondo che proveniva dal seminterrato di una struttura. Su ordine della Procura di Novara, gli agenti dell’Arma dei Carabinieri in cooperazione con le guardie zoofile dell’Oipa di Novara e provincia, hanno effettuato un sopralluogo. Entrati in casa, con il supporto di veterinari dell’Asl Novara, le autorità hanno riscontrato la presenza di un numero elevato di fattrici e di cuccioli detenuti in condizioni assai precarie dal punto di vista igienico sanitario.
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Come riportato dal coordinatore delle guardie zoofile dell’Oipa di Novara, Alberto Gavinelli, «In un locale del seminterrato, privo di sufficiente aerazione e luce, sono stati trovati 32 cani detenuti in piccoli recinti artigianali con una lettiera fatta con fogli di giornale impregnati di deiezioni. Quelli sporchi erano accumulati in scatoloni dentro e fuori la casa e di tanto in tanto venivano gettati via come rifiuti domestici». Farmaci scaduti e medicinali venivano somministrati ai cani, in particolare alle fattrici perché avessero il maggior numero di cuccioli possibile. Ogni esemplare veniva poi venduto online a cifre che variavano tra i 1500 e i 2000 euro.
Per evitare i controlli e non insospettire la Asl per l’eccessivo numero di cani detenuti da una sola persona, ogni animale era intestato singolarmente a un componente diverso della famiglia degli allevatori. I Carabinieri hanno proceduto al sequestro dei cuccioli, accusando i proprietari dei reati di esercizio abusivo di attività di impresa, frode in commercio, maltrattamento di animali, detenzione incompatibile con la loro natura e gestione illecita di rifiuti. Come ha ricordato l’OIPA, ogni volta che si acquista un cagnolino è necessario prestare la massima attenzione dal momento che purtroppo gli allevamenti intensivi di cuccioli di razza sono molto diffusi. (di Elisabetta Guglielmi)