Cuccioli, sfiorati mille abbandoni in sole 2 settimane

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By Giada Ciliberto

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Registrati mille casi di abbandoni di cuccioli in strada in due settimane: scatta l’allarme Enpa su tutto il territorio.

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Cuccioli senza casa ( Pixabay – Andrey_and_Lesya)

È scattato l’allarme da parte dell’Enpa (Ente Nazionale Protezione Animali) dopo l’avvenuta registrazione di mille casi di abbandono di cuccioli di cane in strada. Le segnalazioni hanno raggiunto una soglia alquanto preoccupante, che ha destato in queste ultime settimane della stagione estiva 2022 l’attenzione di numerose organizzazioni del territorio italiano.

Cuccioli, sfiorati mille abbandoni in sole 2 settimane: scatta l’allarme

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Cucciolo solo in strada (Pixabay – der_simon_de)

Soltanto nel mese di giugno la quota di mille abbandoni – riguardante esclusivamente i cuccioli di quattro zampe, rintracciati e recuperati in tutta la penisola – non ha potuto fare a meno di contribuire a rendere ancor più allarmante la vigente abitudine, che sembra dilagare di giorno in giorno, di lasciare in strada il proprio animale domestico.

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Stando ai dati relativi alla passata annualità, ad esempio sugli abbandoni visionati dal Ministero Della Salute e da ANSA, tale emergenza potrebbe derivare non soltanto dai problematici strascichi venutesi a creare con il protrarsi della situazione pandemica. Visto che, difatti, gran parte delle segnalazioni è risultata cospicua – secondo le statistiche – anche a partire già da cinque anni a questa parte.

Tra i moventi più accreditati, ad oggi, riguardo alla decisione di disfarsi dei propri esemplari di quattro zampe – e non solo ricorrendo all’abbandono, ma scegliendo di affidare il proprio cane a specifiche strutture dedicate alla loro salvaguardia – vi sarebbero ragioni di tipo economico oppure la necessità di dover indirizzare le proprie energie a un nuovo componente della famiglia, come – ad esempio – a un bambino.

Secondo quanto riportato in queste ore dalle emittenti pare che anche i gatti – in gran numero – sarebbero ugualmente esposti a tale destino. Le statistiche avrebbero difatti lasciato emergere un simile riscontro nonostante i suddetti felini rientrino in un percorso di tracciamento più difficoltoso. Vista in primis – su di loro – l’assenza dell’apposito microchip, la cui installazione è prevista – nel caso dei cani – come obbligo di legge.

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Il sovraffollamento dei canili – per cui nell’anno precedente sarebbero stati registrati oltre 72mila ingressi a loro interno – sembra essere, infine, un’altra delle preoccupanti conseguenze di quest’ondata di abbandoni.

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