Cuccioli maltrattati e tenuti a catena: il sequestro dopo diverse denunce che non erano state ascoltate
Li teneva legati e li maltrattava: tre cani, tra i quali due cuccioli di pastore maremmano. Il caso, registratosi a Tresana, in provincia di Massa Carrara era stato più volte segnalato dai cittadini e dalle associazioni, senza successo, fino a quando non si è arrivati al sequestro definitivo.
Infatti, dopo un controllo di alcune associazioni, tra le quali “Difendiamo gli animali”, a casa del proprietario degli animali, un cittadino originario dell’Est Europa, si sono presentati il comandante della stazione dei carabinieri di Aulla, Andrea Tellini, Loredana Parodi dell’associazione “Il cuore degli animali” della Spezia e Tiziana De Vito, addestratrice cinofila della “Scuola del cane”.
Gli esemplari detenuti in condizioni, considerate “non dignitose per un essere vivente”, sono stati portati via e i due cuccioli sono stati affidati ad un rifugio mentre il cane adulto alla Parodi.
Secondo le indiscrezioni, mancherebbe all’appello un quarto cane, la femmina, madre dei cuccioli di maremmano.
Il proprietario, querelato da Difendiamo gli animali, associazione di avvocati che si occupano del diritto degli animali, si sarebbe difeso respingendo le accuse per le quale presto inizierà un processo a suo carico. Tuttavia, durante il sequestro, l’uomo non avrebbe opposto resistenza e alle accuse ha replicato, sostenendo di rivolere i suoi cani indietro.
“Il proprietario deteneva gli animali in condizioni incompatibili con la propria naturaì: è un reato. Era già stato disposto un sequestro mesi fa, però non è andato a buon fine. Sono state fatte diverse istanze di sequestro e quella di ieri è stata decisiva”, ha dichiarato l’avvocato Francesca Menconi del foro di Massa Carrara, dell’associazione Difendiamo gli animali, spiegando di aver seguito l’intero procedimento e per questo “c’è anche una querela a nome dell’associazione e presto inizierà il processo penale”.
Al momento i cuccioli stanno bene e sono seguiti dalle volontarie che hanno preso parte all’operazione coordinata con le autorità. In un post, condiviso sul suo profilo Facebook, la Parodi ha annunciato il lieto finale, esprimendo rammarico per il ritardo delle operazioni che non ha consentito di trovare anche la madre dei cuccioli: “Peccato che per un errore di tempo una femmina sia sparita ..indagheremo e ne pagherà le conseguenze ..a.chi.era stata affidata”, ha assicurato in ogni caso la Parodi.