Cosa potrà mai esserci nella mente di un individuo che scarica un cucciolo dentro un cassonetto dell’immondizia?
Una domanda che probabilmente molte persone si pongono, alla quale viene data sempre la solita riposta, ovvero: “Retaggi di arcaiche e barbare tradizioni, tramandate in un ambiente in cui manca l’educazione e il rispetto degli animali”.
Purtroppo questi fatti si ripetono all’infinito e nel bel mezzo di un mondo guidato dalla violenza, gli animali sono i primi a farne le spese.
E così, ad Altavilla Milicia, in provincia di Palermo è stato accertato un ennesimo caso di maltrattamento e abbandono di un cane: una giovane maremmana sepolta tra sacchi dell’immondizia, travi di legno, chiodi ed altro materiale in un cassonetto.
Grazie alla sua voglia di vivere, la cagnolona è stata ritrovata viva per miracolo da una residente del quartiere che ha sentito dei deboli guaiti provenire dai rifiuti. La donna ha chiamato la polizia che è intervenuta sul posto con i volontari dell’associazione Felici nella Coda Onlus: scavando nell’immondizia, gli agenti e i volontari hanno trovato quel povero cane che era stato gettato nel contenitore e ricoperto dalla spazzatura.
L’animale era in condizioni disperate, sfinito, con ferite su tutto il corpo e con le zampe legate. Molto probabilmente, prima di essere abbandonato e gettato via come un rifiuto, il cane è stato maltrattato.
In base agli aggiornamenti dell’associazione è emerso che la giovane femmina maremmana, chiamata Giuliana, ha il cranio fratturato per cui dovrà essere operata e prima ancorai veterinari dovranno effettuare degli esami clinici per valutare la posizione e l’estensione dell’ematoma.
Giuliana sembra aver ripreso un po’ di forza e avrebbe mangiato: “Giusy sta meglio e cammina, mangia anche se poco”, hanno scritto i volontari, ricordando che le sue condizioni restano gravi.
Giuliana, ovviamente era priva i microchip e dopo un ricovero sarà affidata ad un canile convenzionato e non appena avrà recuperato le sue forze potrà finalmente sperare in una nuova casa.
Intanto, alcuni volontari hanno creato una pagina evento su Facebook “Giuliana, picchiata da sfondarle il cranio, incaprettata nel cassonetto“, con il quale viene chiesto a tutti un contributo per aiutare questa povera creatura, vittima di abusi.
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