Cani bruciati vivi a Siracusa. Erano sotto sequestro
Tanto sono cani. E’ la scusa più comune e senza senso che viene spesso pronunciata per avere la coscienza pulita. Un po’ come chi si crede paladino degli animali e poi cede nel dire che “al macello, una scoppiettata ed è finita”.
Si tratta d’incoerenza, d’indifferenza, ma soprattutto d’incompetenza in questo caso delle istituzioni.
“Cinque cani sono morti bruciati vivi in un incendio a Siracusa. Erano gli stessi animali per cui i NAS erano intervenuti ad agosto 2017, e il magistrato aveva disposto il sequestro”. E’ quanto denuncia la Onlus Animalisti italiani, riportando la drammatica notizia che si è verificata a Siracusa.
Tuttavia, sottolinea la onlus, “l’ASP che doveva verificare le loro condizioni non si è mai recata sul luogo”.
La referente locale di Animalisti Italiani onlus Cettina Sirugo, in una nota ha raccontato quanto accaduto.
“I cani sono deceduti dopo una lenta agonia con i loro cuccioli attorno, una scena raccapricciante. Erano legati agli alberi e rinchiusi in box fatiscenti. Abbiamo tratto in salvo dei piccoli di circa un mese, che per fame si mangiavano dei topi morti. Vite dimenticate e lasciate morire per negligenza e menefreghismo”.
Ecco perché, aspramente, l’associazione critica le istituzioni chiedendo le dimissioni dei responsabili e che il Comune si costituisca parte civile.
“Chiediamo le dimissioni del direttore dell’ASP per dignità. Quanto è accaduto alle porte di Floridia è un’onta che la Sicilia non merita. Il Comune si costituisca parte civile”.
Un caso che solleva indignazione e soprattutto tanto rabbia. La stessa rabbia che si ripete di fronte a casi d’ingiustizia di cui sono vittime creature innocenti che non sono in grado di difendersi.
“È l’ennesimo atto di crudeltà che non possiamo più tollerare. È necessario porre fine al clima di sostanziale impunità che circonda i reati a danno dei nostri amici animali. Le leggi esistono, ma non vengono applicate in questa terra martoriata dall’emergenza randagismo e dai continui maltrattamenti. Lo Stato qui non c’è, e come al solito tutto ricade sui volontari locali”. Conclude in una nota Animalisti Italiani onlus.
La crudeltà e l’indifferenza nei riguardi degli animali è un’allarme sociale. Una violenza che si riversa nella società. La violenza sugli animali è un segnale che non può essere ignorato e sul quale le istituzioni sono chiamate ad intervenire.
C.D.
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