Ucciso e gettato nel naviglio
Stava passeggiando con il suo cane, lungo il Naviglio della Martesena, a Bussero, in provincia di Milano. Ad un tratto, l’animale si è messo ad abbaiare, in una direzione, portando il padrone a notare il corpo di un cane in acqua. Vicino alla carcassa, un cappio con una pietra che era stato legato al collo del cane.
Una scena macabra che lasciava intuire la dinamica con la quale il povero animale sia stato volutamente gettato in acqua in quel modo per essere ucciso.
L’uomo ha chiamato la moglie per raccontare l’accaduto, quest’ultima si è immediatamente messa in contatto con i Carabinieri che si sono presentati sul posto con una squadra dei vigili del fuoco di Gorgonzola per il recupero della carcassa.
Il cane, un meticcio di taglia media, era privo di microchip. Sul caso, le forze dell’ordine hanno presentato una denuncia contro ignoti per uccisione di animali, avviando un’indagine mirata ad individuare il o i responsabili.
Sul corpo del cane sarà disposta un’autopsia per accertare le cause del decesso. Ovvero se l’animale sia morto prima o per causa di annegamento.
Uccisione animali
Ancora una volta, si tratta di un crimine perpetrato su una creatura innocente. La condanna di fronte a questi gesti crudeli deve essere unanime.
E’ necessario mantenere alta l’attenzione riguardo questi crimini efferrati, così come sono stati classificati dal FBI.
Chi maltratta o uccide un animale è un pericolo per la società. Più volte è stato ribadito il nesso tra serial killer e maltrattamento di animali. Chi fa del male ad un animale è una persona violenta. Anche per quanto riguarda casi di violenza sulle donne.
Inoltre, per quanto riguarda i giovani violenti sugli animali è stato evidenziato da un recente studio che questi adolescenti crudeli sono stati a loro volta vittima di abusi.
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