La azioni della cattiva del film d’animazione Disney, non sono nulla in confronto a quello che subiscono i dalmata nella realtà
Molte persone avranno visto il cartone “La carica dei 101“, dove una coppia di dalmata, devono lottare e non soccombere alle orribili azioni della cattiva per eccellenza: Crudelia De Mon.
Lei, con una passione che rasenta la follia per le pellicce, cerca in tutti i modi di tenere con se i 99 cuccioli di dalmata per poi poter svolgere i suoi loschi comodi.
Il cartone Disney finisce in un soggiorno, con la coppia umana e la loro domestica, che prima di cantare una allegra canzone sporchi di fuliggine, contano tutti i cuccioli salvati da Peggy e Pongo.
Purtroppo però, tutto quello che credevamo essere solo frutto dell’immaginazione del creatore per personificare in Crudelia il male assoluto, è realtà.
In Spagna, partendo da una superstizione che ha per qualche verso del tenero, si arriva a rendere veritiero uno stereotipo di cattiveria.
Per loro la razza dalmata è sinonimo di fortuna, dovuta alle macchie che ricoprono il loro pelo. Da qui parte, storcendo la credenza, il maltrattamento di questi poveri animali.
Ad alimentare il fatto, probabilmente, il basso costo che viene riservato alla razza nella penisola ispanica, precisamente tra i 50 e gli 80 euro.
Fortuna per questi animali, esistono al mondo persone che hanno un cuore grande, come l’organizzazione inglese Save a Spanish Spot, che insieme alla 48enne, Elli Sibthorpe, salva questi cuccioli dalla loro vita decisamente poco dignitosa.
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Venuti a conoscenza, delle situazioni strazianti alle quali i dalmata sono sottoposti, un gruppo di inglesi si è impegnato a salvarli.
Negli ultimi cinque anni, Save a Spanish Spot, si può ritenere soddisfatta, avendo già migliorato la vita a 119 dalmata.
Le orribili barbarie delle quali sono stati i protagonisti, lasceranno un trauma profondo dentro di loro, ma con l’affetto e le amorevoli cure, che partono dallo staff veterinario, ai nuovi umani affidatari, potranno tornare a vivere una vita serena.
Elli, gestisce l’organizzazione che porta in salvo animali gravemente feriti, o maltrattati portandoli dalla Spagna in Gran Bretagna.
Si occupa di trovare nuovi proprietari, del trasporto in sicurezza, e del pagamento della tasse veterinarie.
“Molti sono molto sottopeso e malati. Se non li prendessimo, molti di loro sarebbero morti” queste le sue parole per descrivere le condizioni nelle quali trova questi poveri animali, ma tiene anche a precisare che “Ci sono molti bravi spagnoli che vogliono aiutare e alcuni veterinari ci offrono tariffe speciali“.
I dalmata, sono animali che inizialmente venivano allevati per la caccia, poi hanno iniziato ad essere i cani che correvano di passo alle carrozze.
Questo per far capire l’enorme energia che posseggono, e da qui il bisogno di passeggiate abbastanza lunghe quotidiane.
Insomma, accudire un cane di questa razza è un enorme impegno, come Elli ha raccontato, sono estremamente leali e particolarmente affettuosi, ma complicati.
I dalmata non prendono molto bene i cambiamenti, e restano nella fase “cucciolo” fino al raggiungimento dei 3 anni di vita.
Difficili da accudire, ma non meno meritosi del nostro amore. La speranza che si ripropone Elli, è quella che la situazione degli animali domestici migliori, a seguito dell’approvazione della legge che vede gli animali come “esseri senzienti“.
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Pongo, è un dalmata trattato orribilmente, riportando segni di morsi sul corpo, e una grave lesione all’occhio, con le giuste cure dopo la sua odissea è stato adottato da Sallie Barnes 31enne, che lavora per un’azienda di alimenti per animali domestici nel Somerset.
“Comprensibilmente, quando è arrivato con noi nel 2017 era molto nervoso ed è rimasto davanti alla porta per cinque ore” racconta del loro incontro “Pongo è un cane completamente diverso ora, è un ragazzo felice, sfacciato e gentile“.
Altra storia a lieto fine quella di Hannah, attaccata da altri cani e con lesioni hai polmoni per il 90%, grazie sempre alle cure dei fantastici veterinari che seguono questi animali, è riuscita a sopravvivere ed oggi è amata e coccolata da Vicki Meacher 65nne, gestore di un hotel a Saundersfoot, nel Galles.
“Ho amato i dalmata sin da quando ero bambino, hanno una grande personalità e sono fantastici con i bambini” così descrive i suoi amici a quattro zampe.
Heidi Hope 42enne, lavoratrice presso un college a Perth e Kinross, in Scozia, anche lei ha adottato, e così racconta dell’esperienza: “Amo i dalmata perché sono creature grandi e rimbalzanti, sono stupendi e hanno una buona personalità” per poi continuare “È straordinario quanti dalmata abbiano bisogno del nostro aiuto. Ho quattro dalmata, tutti maschi, due dei quali provenivano da Save a Spanish Spot“.
La pagina Facebook di Save a Spanish Spot riporta più di cinquemila membri, e sembra che questo numero sia in aumento, grazie al buon lavoro che fanno e alle brave persone che vogliono salvare i nostri amici dalmata.
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F.D.M
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