Gli scienziati dello United States Geological Survey (USGS) sono stati in grado di ricreare partendo da zero la pelle di un rettile in laboratorio. Nella fattispecie si è trattato del tessuto epidermico di una tartaruga verde marina (Chelonia mydas), e questo darà una grossa mano nel cercare di capire in che modo prendono piede alcune aggressive forme di cancro strettamente connesse agli herpesvirus, un gruppo di virus che affliggono anche l’uomo con il manifestarsi di herpes labiale e genitale. Il gruppo di ricercatori, coordinati dal professor Thierry Work, hanno deciso di concentrarsi in particolare sulla tartaruga marina verde a causa del manifestarsi dell’herpesvirus chiamato ‘chelonid herpesvirus 5′ (ChHV5), responsabile della Fibropapillomatosis (FP), ovvero di una determinata patologia dalla quale sorgono dei tumori benigni che colpiscono in genre collo, testa e bocca degli animali.
Queste forme di cancro possono anche non essere direttamente letali per le tartarughe ma sono in grado di portare a menomazioni fisiche importanti, come deformazioni in grado di alterare i comportamenti dei rettili perché ostruiscono ad esempio la vista o l’apparato orale, oltre a ridurre l’efficacia del sistema immunitario. Le tartarughe in questioni sono poi ritenute a forte rischio estinzione: alcune di loro vivono nelle zone tropicali di Stati Uniti (Hawaii e Florida soprattutto) e Brasile, e si stima che la popolazione di queste due zone del mondo venga colpita nella spaventosa misura del 50% dal virus che porta poi al manifestarsi di masse tumorali.
Per meglio capire l’evoluzione della patologia, gli scienziati hanno deciso di creare in laboratorio la pelle del rettile marino, ed è stato possibile notare che i virus si moltiplicano specialmente in una area specifica. L’intenzione degli scienziati è anche quella di arrivare ad eventuali progressi nell’ambito della ricerca medica umana. Sulla rivista specializzata di settore ‘Journal of Virology’ sono stati pubblicati i dettagli di quanto fatto dall’equipe di scienziati dell’USGS. Intanto qualche giorno fa è stata scoperta una nuova specie marina.