Prenderà il via il prossimo 21 giugno, il Dog Meat Festival di Yulin in Cina, dove ogni anno dal 1990 vengono uccisi migliaia di cani, che prima vengono torturati per aumentare l’afflusso di adrenalina nel loro corpo in quanto migliora la consistenza della carne.
Un evento terrificante sul quale si sta concentrando da settimane l’attenzione mediatica internazionale e di numerose associazioni animaliste che hanno avviato una campagna con l’hashtag #ItsnoFestival promossa da Animals Asia per fermare il massacro. Sul sito change.org è stata avviata anche una raccolta firme a livello globale STOP THE YULIN DOG MEAT EATING FESTIVAL con la quale viene chiesto alla Repubblica Popolare cinese di fermare il festival in quanto non ha dato l’autorizzazione all’evento.
La campagna di Animals Asia è stata appoggiata anche dall’onorevole Vittoria Brambilla, presidente della Lega Italiana per la Difesa degli Animali e dell’Ambiente: “Lo chiamano festival ma di festivo non ha assolutamente nulla. Anzi, è una delle più cruente manifestazioni dell’unica vera bestialità che conosco: quella umana”, ha sostenuto la Brambilla, spiegando che si tratta di “animali più raramente allevati, nella maggior parte dei casi catturati per strada o sottratti ai proprietari da bande criminali, trasportati e detenuti in gabbie piccolissime e affollatissime, uccisi con metodi crudeli e spesso scuoiati ancora vivi“.
In questi ultimi giorni numerosi attivisti cinesi hanno bloccato camion con animali destinati al macello, riuscendo a salvare 800 gatti e circa 500 cani.
Oltre alla crudeltà dell’evento in sé, vi è anche le condizioni del trasporto per cui gli animali arrivano feriti e alcuni muoiono prima.
Un responsabile dell’associazione animalista, Duo Duo, Andrea Gung, ha spiegato di aver assistito al festival nel 2014, raccontando che “ho visto cani scodinzolare fino all’ultimo prima di essere macellati. La fiducia che i cani ripongono negli esseri umani è molto più grande che negli altri animali, mangiarli è un atto di tradimento”.
Secondo i dati, nei paesi asiatici si consumano tra i 13 e i 16 milioni di cani l’anno e oltre quattro milioni di gatti. Dall’inizio del festival si parla di 25 milioni di cani macellati.