Costringono l’orso a correre inseguendolo in auto. Enpa sporgerà denuncia

Costringono l’orso a correre inseguendolo in auto. Enpa sporgerà denuncia

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L’Ente nazionale per la protezione animale (Enpa) ha diffuso una nota nella quale annuncia di voler sporgere denuncia contro due persone che, per divertimento, a Vezzano, hanno inseguito un orso con la loro automobile, costringendo l’animale a correre ad oltre 40km/h, terrorizzandolo e provocandogli un forte stato di stress.

Una bravata che è stata filmata dagli stessi autori del gesto e pubblicata dal giornale online locale “ladige”, lo scorso 20 agosto. Per l’Enpa si tratta di un evento assurdo e di un comportamento in cui è venuto a mancare il rispetto per l’animale: un comportamento definito “scorretto” e inaccettabile soprattutto in un momento in cui è vivace la discussione sul tema delle aggressioni degli orsi.

Lo stesso Andrea Brutti dell’Ufficio Fauna Selvatica di Enpa ha pertanto sottolineato che sarebbe gradito “che la Provincia e i rappresentanti politici, invece di far finta di nulla, seguissero l’esempio delle associazioni e sporgessero denuncia. Noi senz’altro lo faremo, procedendo per violazione della legge 189/2004, ovvero del Codice Penale (articolo 544 ter)”.

Brutti ha spiegato che “le regole di comportamento da tenere in caso di incontro ravvicinato con gli orsi sono ben diverse, prescrivendo che nessuno si avvicini all’animale o lo disturbi. Ma se tali regole vengono violate, magari per conquistare il famoso quarto d’ora di celebrità sui social network, la responsabilità è anche della Provincia che evidentemente non riesce a informare i cittadini in modo corretto e capillare. Chissà quanti casi del genere accadono: è molto triste pensare che, per ignoranza ed egoismo, si provoca stress e sofferenza ad un animale solamente per poi condividere il video sui social”.

Per Brutti è importante sanzionare con severità atteggiamenti superficiali di questo tipo per dare un esempio affinché sia per le persone “un deterrente maggiore nel causare stress e sofferenza agli animali selvatici, rigorosamente protetti”.

Si tratta anche di educare le persone ad avere più rispetto per l’animale e ad essere meno avventate quando, in natura, si trovano di fronti ad esemplari selvatici che magari per gioco cercano d’infastidire l’animale, provocando conseguenze che potrebbero essere pericolose.

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