Ci sono vicende – delle quali spesso vi raccontiamo – che sembrano uscire da un film: cani che vivono per strada insieme ai loro proprietari, vittime di situazioni particolari. Molte volte, la solidarietà da parte delle forze delle ordine o di semplici passanti li aiuta a superare momenti difficili. Si tratta, quasi sempre, di vicende che arrivano da oltre Oceano, ma che accadono anche in Italia. Qualche tempo fa, ad esempio, era emersa la vicenda di Ferdinando.
L’uomo, 44 anni, ha perso tutto e per non separarsi dal suo cane, Billy di 10 anni, ha preferito vivere per strada. Infatti, Ferdinando ha raccontato che, dopo aver perso il lavoro, poi i genitori e la casa, all’indomani si è trovato per strada. Una storia simile arriva ora da Lucca e viene raccontata sulle pagine de ‘La Nazione’. Protagonisti di questa triste vicenda sono Salvatore e il suo fido cane Spank, costretti a vivere in auto. A loro favore si è aperta subito una gara di solidarietà: chi può gli sta dando aiuto e qualcuno cerca per loro anche un posto dove stare.
Ha spiegato Salvatore: “Si è creato un movimento di persone attivatesi per aiutarmi e questo mi fa davvero piacere. Qualcuno mi ha anche fissato un appuntamento con l’assessore alle politiche della casa del Comune di Capannori, Francesco Checcetti, che ringrazio per l’interessamento e per avermi fatto ricevere all’ufficio servizi sociali. Purtroppo, mi è stato risposto che avendo la residenza nel Comune di Lucca, non possono fare niente per il mio caso, ma che si interesseranno comunque alla cosa, contattando anche la collega di Lucca”.
Salvatore, lucchese di 53 anni, si era separato dalla convivente dopo dieci anni ed era andato a stare dalla madre, ma anche questa convivenza si è rotta. “Mia madre però è allergica al pelo del cane”, dice Salvatore. E aggiunge: “Stare da lei era diventato impossibile, ci rimetteva di salute, quindi piuttosto che abbandonare il mio Spank, dopo otto anni insieme, ho scelto la strada. Dal Comune di Lucca mi hanno detto che se trovo un posto, mi possono passare un contributo per pagare l’affitto”.
Ma per Salvatore è comunque molto complicato, perché vive con poche centinaia di euro al mese, frutto di un lavoro presso una cooperativa sociale. Inoltre, è invalido al 74% per una broncopneumatia cronica ostruttiva. Conclude l’uomo: “Troppo pochi soldi per permettermi di pagare un qualsiasi affitto”.
GM
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