Si chiama Murat Mogol ed è un corriere che da più di 15 anni aiuta i cani e i gatti randagi: sfama quotidianamente oltre 500 creaturine
Si chiama Murat Mogol, ed è un corriere che sfama cani e gatti randagi da più di 15 anni: oltre 500 pelosetti, infatti, vengono aiutati ogni giorno da questo signore. Una storia fatta di estremo amore per gli animali e che racconta di come una persona, da sola, possa fare molto per chi è più in difficoltà, specialmente se si tratta di quattro zampe che non hanno nulla per sopravvivere. Forse, un esempio da seguire per tutti.
Ha un nome importante, di napoleonica memoria, Murat; un cognome che ricorda il nome d’arte di uno dei più grandi parolieri italiani, Mogol; era naturale che l’uomo, residente in Turchia, nella provincia di Izmir, fosse una grande persona. Lo dimostra il cuore enorme con il quale ogni giorno aiuta 70 cani randagi e 450 gatti di strada.
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Tutto ha avuto inizio quando l’uomo ha incrociato un gattino senza una dimora sulla sua strada: lo ha aiutato e da quel giorno non ha più smesso. Murat, infatti, è volontario in un centro per la protezione degli animali e la sua priorità è quella di aiutare tutti quelli che hanno bisogno di acqua o di cibo. Il suo lavoro, poi, lo porta a vagare per la sua città e, di conseguenza, a incontrare numerosi pelosetti bisognosi.
Mogol solitamente chiede ai ristoranti gli avanzi del giorno, e li distribuisce ai suoi amici animali. Tuttavia, la pandemia non sta aiutando la sua attività di beneficenza: la maggior parte di quegli esercizi sono chiusi. Tuttavia, l’uomo non demorde: “Questi animali possono sopravvivere anche con poco cibo e in condizioni climatiche avverse“, ha affermato.
“I cani e gatti di cui mi prendo cura hanno bisogno di essere nutriti tutti i giorni e io farò del mio meglio per fare in modo che abbiamo sempre del cibo“, ha raccontato l’uomo. Affermando anche che in questo periodo di pandemia in molti abbiano rinunciato ad aiutare i randagi. L’uomo, infatti, ha lanciato un appello: spera che molte persone e che le autorità turche possano aiutarlo nella sua attività.
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Qualcosa sembra muoversi: alla fine dell’emergenza sanitaria il Ministro dell’Interno vuole infatti fare in modo che le amministrazioni locali lascino del cibo agli animali randagi per farli sopravvivere, in parchi, giardini o rifugi per animali. Insomma, un corriere ha smosso le coscienze di molte persone, riuscendo a dare una mano concreta a dei cuccioli in difficoltà.
Matteo Simeone
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