Divieto di commercio e di consumo di carne di animali selvatici in Cina per il coronavirus ad imporlo è stata la massima legislatura Cinese.
Il divieto è stato imposto con effetto immediato, la mossa della massima legislatura Cinese mira a fermare definitivamente tutte le attività che secondo alcuni scienziati potrebbero aver causato il virus covid-19.
Li Shuo, un senior consigliere politico globale del Greenpeace a Pechinoha ha dichiarato che il comitato permanente del Congresso nazionale del popolo ha preso questa importante decisione in una riunione. Il divieto dovrebbe limitare quindi le importazioni di animali selvatici proteggendo così la biodiversità.
Attualmente il coronavirus si è diffuso a livello globale, oltre 77.000 persone sono state contagiate e più di 2500 sono decedute.
Si presuppone che il contagio abbia avuto inizio da una città industriale popolata da 11 milioni di persone nella provincia di Hubei, inizialmente gli studiosi si sono concentrati su come il virus si sia diffuso nella città attribuendo la colpa al mercato del pesce dove venivano venduti animali vivi, anche se un terzo dei primi 40 casi accertati sembra non avere alcun legame con questo mercato.
Attualmente con questo nuovo divieto si limiteranno tutti gli scambi e i consumi relativi a gli animali selvatici, includendo anche le medicine Cinesi di origine animale e tutti i prodotti considerati illegali.
Non è ancora chiara l’origine del virus ma si continua a pensare che sia stato diffuso dai pipistrelli e dai serpenti.
Il divieto imposto comprende gli animali selvatici che la legge sulla protezione della fauna selvatica e altre leggi vietano alle persone di mangiare, includendo anche tutti quegli animali selvatici terrestri che la Cina protegge per il loro ” valore ecologico, scientifico e sociale”.
Il divieto sarà esteso anche agli animali selvatici allevati in cattività.
Questa imposizione era stata temporaneamente imposta a dicembre appena il coronavirus aveva iniziato a diffondersi, ed è stata convalidata questa settimana dopo svariate pressioni da parte di alcuni gruppi animalisti.
I gruppi internazionali per i diritti degli animali hanno manifestato il loro dissenso per proteggere dalla vendita tutti i prodotti alimentari derivanti da animali in pericolo, criticando altamente anche l’uso di animali esotici per le medicine della tradizione Cinese che utilizzano diversi animali come ossa di tigre, scorticatura dell’orso e scaglie di pangolino.
L.L.
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