Coronavirus: senza visitatori, gli animali dello zoo sono depressi

Coronavirus: senza visitatori, gli animali dello zoo sono depressi

Gli animali dello zoo senza visitatori a causa del coronavirus si stanno deprimendo

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Gorilla allo zoo

Vivere in una gabbia o in uno spazio limitato che non sia il proprio habitat naturale è già di per sé deprimente. Una volta arresi a questo destino gli animali dello zoo grazie alla loro facoltà di adattamento per la sopravvivenza contribuisce in parte a mantenerli in vita. Anche se, a dire il vero, molti arrivano a sviluppare tic o comportamenti ossessivi, legati alla condizioni di cattività. In ogni caso, negli zoo più seri, l’attenzione e la cura verso questi animali è costante.

Ecco perché i responsabili dello zoo di Zurigo hanno espresso preoccupazioni in merito allo stato d’animo di alcune specie ospitate, tra le quali i gorilla che hanno iniziato a deprimersi.

Con le restrizioni dei governo per far fronte all’emergenza coronavirus, sono stati infatti vietati i luoghi di aggregazione e è stata decretata la chiusura temporanea di molte attività a cominciare appunto da zoo o acquari.

Per la prima volta, dal 1949, scrive la direzione, è stato chiuso il bioparco a causa della pandemia. Dopo la triste perdita di un maschio koala di 4 anni, sono rimaste solo due femmine, Maisy e Pippa. Questo si aggiunge alla condizioni di alcuni esemplari, tra i quali i gorilla che si stanno deprimendo per assenza di visitatori.

Animali annoiati senza visitatori allo zoo

“Per alcune specie la situazione è più difficile. E’ il caso del gorilla Haiba e di altri esemplari di scimmie”, spiega il direttore Alex Rübel.

“Per questi animali, i visitatori erano un’attrazione”, afferma Rubel. Ovvero, i primati senza vedere le persone hanno iniziato ad annoiarsi e sono diventati più nervosi Il gorilla Haiba aveva imparato a comunicare con il pubblico. Per questo, i dipendenti sono obbligati a fare dei turni extra per tenere su il morale alle scimmie.

Altre specie invece non hanno risentito la solitudine. Le antilope, i lupi sembrano al contrario più rilassati. Anche se, sottolinea la direzione, “se li osserviamo meglio, anche loro soffrono l’assenza delle persone. Appena vedono un umano in lontananza, alzano subito la testa e se un dipendenti passa vicino alla loro recinzione, si avvicinano alla staccionate”.

Solo i grossi felini come tigri e leoni sono rimasti indifferenti: “Per loro la vita continua con o senza gli umani”, dichiara il direttore.

Se negli zoo gli animali si stanno deprimendo, al contrario, in tutto il mondo, molte specie selvatiche si stanno riappropriando degli spazi urbani e delle lagune.

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C.D.

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