Vivevano a Ceneselli con 57 cani in casa, blitz dei vigili
Si chiamano accomulatori di animali, scientificamente animal hoarders, “accaparratori animali”. Persone che vivono in casa, accomulando animali, costringendoli a vivere in spazi non adeguati, in condizioni igenico sanitarie di degrado. Spesso, gli animali sono anche in condizioni di negligenza. Una vera a propria malattia per cui le persone ritengono di essere le uniche a potersi occupare dell’animale arrivando in quel modo a maltrattare gli animali, detenendoli in un contesto di degrado e senza cure.
E’ quanto accaduto ad una giovane coppia di 40 anni, residente a Ceneselli, in provincia di Rovigo in Veneto che aveva ben 57 cani, in cas, la maggior parte meticci e consaguini. I cani infatti non erano né castratti, né sterilizzati. Tanto che lo stesso sindaco e le autorità preposte erano intervenute nel mese di maggio.
“E’ da maggio che conoscevamo questa situazione, appena ci è stata segnalata, abbiamo subito effettuato dei controlli presso l’abitazione che si trova, tra l’altro, in una zona abbastanza isolata, tra le campagne di Ceneselli e Castelmassa. Durante l’ultima visita, i circa 20 cani che circolavano nel cortile erano improvvisamente spariti, il padrone ci aveva assicurato che lo aveva fatti adottare”. Racconta il Sindaco Marco Trombini.
Nel corso di un secondo controllo, dopo la segnalazione di un parente della coppia, sul posto si sono presentate le autorità comunali, la polizia locale e la Asl veterinaria che hanno effettuato un vero e proprio blitz. Nell’abitazione sono stati infatti trovati ben 57 cani che ormai avevano preso possesso dell’abitazione, alcuni erano denutriti e molti erano in condizioni igeniche precarie.
I cani sono stati sequestrati e trasferiti presso il canile comunale, mentre la coppia è stata denunciata per maltrattamento animali. Ai padroni sono stati lasciati unicamente 5 cani, come previsto dal regolamento comunale sul numero massimo di cani per abitazione.
“Siamo rimasti senza parole, non ci aspettavamo di trovarne così tanti e, perlopiù, chiusi in casa. Nessuno si è mai lamentato nei dintorni di sentirli abbaiare. I cani erano infatti addestrati, quasi’educati’ direi. Anche se le condizioni in cui vivevano erano davvero di forte degrado. Si tratta di una situazione che stiamo seguendo con i Servizi Sociali”. Ha aggiunto il sindaco, rivolgendo un appello per far adottare i cani sequestrati.
Infatti, come evidenziato dal sindaco, si tratta di un costo non indifferente al quale deve far fronte il comune. Ciascun cane costa circa 3 euro al giorno alle casse comunali.
“Questa situazione ci costerà circa 10 mila euro. Ovviamente poi ci rifaremo sul patrimonio dei proprietari, o almeno ci proveremo”. Ha spiegato il primo cittadino, sottolineando che si tratta di un problema per un piccolo comune.
I 52 cani dopo i trattamenti e le cure necessarie saranno pertanto messi in adozione.
“L’appello che faccio, anche per il bene delle casse del Comune, è quello di correre al canile per adottarli. Io li ho visti, ce ne sono davvero di adorabili”.
C.D.
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