Ennesimo caso di crudeltà sugli animali
Un cane non è un oggetto, né tanto meno un pacco postale del quale liberarsi quando le cose si mettono male o non si ha più tempo né voglia di occuparsene.
Purtroppo, non è sempre così. Quando un cane diventa ingombrante o crea problemi, la cosa più semplice è sbarazzarsene. Così è stato per una coppia che in fase di divorzio, a Franklin, nell’Indiana, Stati Uniti, si è dimenticata dell’animale, volutamente, lasciandolo morire di fame.
I due ex coniugi, Michael e Amanda Setser sono stati accusati di crudeltà sugli animali.
Secondo quanto riferiscono i media locali, il cane, di nome Chuck, è morto di stenti. L’ex moglie, Amanda, in una telefonata, aveva minacciato l’uomo di far del male a tutto ciò che avrebbe amato. Durante la conversazione, l’uomo ha negato di avere un cane.
Secondo gli inquirenti, la donna volutamente non si è presa cura degli animali. Lasciando morire il cane di fame, dopo due settimane di negligenza mentre i gatti della coppia sono sopravvissuti.
“Nei miei 19 anni di esperienza come procuratore, ho perseguito la mia giusta parte di casi di crudeltà sugli animali, e non è mai facile”, ha dichiarato il vice procuratore generale Joe Villanueva che sta seguendo il caso, ricordando che questi crimini potrebbero essere evitati se le persone mostrassero “solo un po ‘di compassione e portassero i loro animali al Rifugio”.
La coppia rischia una condanna al carcere di un anno e una multa di 5mila dollari.
Negli ultimi anni, in caso di divorzio o di separazione, molti giudici nelle sentenze inseriscono delle clausole relative all’affidamento dell’animale domestico. Casi di abbandono di animali dopo il divorzio, sono frequenti e molti cani sono stati lasciati morire di fame o abbandonati a loro stessi per dispetto, per ripicca o per colpire l’altro. Dinamiche infantili e irresponsabili che dovrebbero essere giustamente punite.
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C.D.
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