Montare a cavallo d’inverno: come prendersi cura dell’animale dal riscaldamento al ritorno in stalla
Il cavallo non sente freddo in inverno, a meno che le temperature non scendano a -17° e che l’animale non si tosato. Tuttavia, non è immune al raffreddore e agli sbalzi di temperatura. In tal senso, se il cavallo viene sottoposto ad un’attività sportiva o ad una semplice passeggiata, è importante prestare attenzione a che non prenda freddo se ha sudato.
La sicurezza dell’animale è fondamentale in qualsiasi circostanza e stagione. Le passeggiate invernali riservano alcune difficoltà come terreni scivolosi, neve, lastre di ghiaccio.
Una ferratura idonea contribuisce a salvaguardare l’animale. I ferri chiodati sono una soluzione così come i ferri con i diamantini o i ramponi. Durante la stagione invernale, il terreno è più morbido. In quest’ottica si potrebbe pensare anche al cavallo sferrato per una maggiore tenuta.
Pulire sotto lo zoccolo con il nettapiedi: si potrebbero creare delle palle ghiacciate che ridurranno la tenuta del cavallo.
Anche se il cavallo è resistente alle temperature più rigide, è importante mantenerlo allenato, impegnandolo in alcune attività che contribuiscono a rafforzarlo, riducendo il rischio di esporlo a patologie tipiche della stagione.
Con il freddo è fondamentale la fase di riscaldamento dei muscoli. Contrazioni muscolari e infiammazioni articolari sono all’ordine del giorno. Il riscaldamento contribuisce anche a riattivare la circolazione del sangue.
Per quanto riguarda le articolazioni, il freddo aumenta la viscositĂ del liquido sinoviale e indolenzisce le giunture del cavallo. Iniziare con una fase di riscaldamento aiuta a sciogliere il liquido migliorando il movimento a livello delle articolazioni.
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E’ buona abitudine ad esempio, massaggiare il cavallo, nella fase delle manovre da terra, quando si spazzola il cavallo, per prepararlo ai finimenti. Il massaggio riattiva la circolazione. Inoltre, strofinare la pelle del cavallo, dopo l’esposizione alla pioggia, al freddo e alla neve, contribuisce ad arrestare la traspirazione cutanea e a ristabilire la temperatura corporea dell’animale.
Dopo aver pulito, prima di mettere i finimenti, è suggerito scaldare il morso in acciaio mettendolo in acqua calda o tenendolo in tasca o riscaldandolo con l’alito.
Prima di far lavorare il cavallo, si deve riservare un tempo al riscaldamento e allenamento che dovrebbe consistere in almeno 5- 10 minuti di passo durante i quali si scaldano i muscoli e le articolazioni, passando alle andature, con un trotto leggero per poi proseguire con un galoppo lieve.
In questa fase è importante pensare alla muscolatura del cavallo, in base ai movimenti.
Cavallo sudato
Per evitare possibili conseguenze, è opportuno che il cavallo dopo aver svolto gli esercizi non arrivi sudato in stalla.
Evitare che stia fermo da sudato è fondamentale. Per questo dopo l’attività non bisogna mai dimenticare il fase di defaticamento in modo che non sia lasciato in stalla con il sudore.
Il cavallo non deve mai fermarsi all’improvviso. Prima di rientrare, rallentare l’allenamento progressivamente per 10-15 minuti prima di fermarsi.
Quando il cavallo finisce l’attività , ci sono alcuni accorgimenti:
– allentare il sottopancia, ma non rimuovere subito la sella che potrebbe far passare l’aria fredda sui muscoli sudati e provocare crampi
– lasciare il sottosella per poi coprire l’animale il prima possibile con un coperta in modo che non prenda freddo dopo che viene tolta la sella
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C.D.
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