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Con il muso verso il muro nel suo box : cucciolo in canile devastato dal suo abbandono

Molto spesso siamo abituati a sentire delle storie tristissime sull’abbandono di animali, oltre alla terribile esperienza che gli animali patiscono nell’essere abbandonati da chi dovrebbe amarli sopra ogni altra cosa, si aggiunge il dramma del passare da avere una casa comoda e accogliente dove tutto è fatto per loro a ritrovarsi su una brandina di un triste e freddo box di un canile, una situazione devastante dal punto di vista di un povero cane che voleva solo essere amato.

Con il muso verso il muro nel suo box : cucciolo in canile devastato dal suo abbandono (ScreenVideo TikTok-amoreaquattrozampe.it)

Quando un animale domestico viene abbandonato infatti subisce un di trauma che può segnarlo anche per tutta la vita con conseguenze che potrebbero portare persino alla depressione.

Jingle è un povero cagnolino che ha reagito al suo abbandono isolandosi nel box del rifugio e rifiutando in modo categorico di interagire con il mondo esterno.

La tremenda storia di Jingle il cucciolo nel canile che fissa la parete della sua gabbia

Con il muso verso il muro nel suo box : cucciolo in canile devastato dal suo abbandono (ScreenVideo TikTok-amoreaquattrozampe.it)

Il povero cagnolino infatti dopo il suo abbandono è stato portato nel canile dove ora passa le sue giornate seduto contro un muro per ore. Dalla sua postura e dal suo comportamento si capisce che la piccola si è lasciata andare e che ha perso ogni speranza di essere felice.

Quello di Jingle non è il primo caso che si è verificato nei canili di tutto il mondo, spesso infatti i cuccioli abbandonati che sono costretti a passare molto tempo se non tutta la vita nel box di un canile provano dei sentimenti come disorientamento e smarrimento che si tramuta con il tempo in depressione acuta, questo stato potrebbe portarli persino a manifestare apatia o aggressività nei confronti degli altri animali e anche nei confronti dell’essere umano.

Il vero problema poi è che manifestando questi comportamenti la loro adozione diventa ancora più complessa e difficile, nella gran parte dei casi infatti il cane abbandonato non è assolutamente aggressivo ma ha sofferto talmente tanto psicologicamente che il loro atteggiamento viene frainteso

La piaga dell’abbandono va risolta assolutamente ed ad aiutaci ora come ora si ha a disposizione un mezzo potentissimo ovvero quello dei social, postando sulle piattaforme online storie e foto di moltissimi animali, infatti sempre più persone sono invogliate ad adottare i cani dei rifugi, il lodevole lavoro dei volontari poi aiuta ulteriormente.

In molti grazie ai soccorritori e ai social vengono adottati e trovano una casa amorevole per sempre, ma non bisognerebbe mai dimenticare che gli animali non andrebbero mai abbandonati .

Jingle una volta probabilmente era un cane giocoso allegro che amava correre e divertirsi, e ora passa tutte le sue giornate con la schiena rivolta verso l’apertura del suo box fissando un muro vuoto, una prigione nella quale è stato rinchiuso perché chi avrebbe dovuto amarlo l’ha tradito profondamente.

Jingle aveva perso ogni speranza di essere felice, ma i volontari del canile no, e hanno continuato a postare video della sua condizione sui social finche una famiglia ha compreso quanto fosse importante far uscire Jingle da quella terrificante situazione che lo stava devastando.

Il caso di Jingle non è solo una storia di sofferenza ma è un monito potente per ricordare l’importanza della responsabilità umana verso gli animali, quando si decide di adottare un qualsiasi tipo di animale bisogna assumersi la responsabilità non solo di amarlo sempre e comunque ma di tenerlo con se per il resto della vita e di non abbandonarlo mai.

Jingle con il tempo migliorato e una famiglia ha deciso di regalargli una speranza adottandolo e probabilmente ora passerà il resto della sua vita felice, ma non bisogna mai dimenticare la sua condizione precedente, ovvero quella di fissare un muro senza speranza e senza la possibilità di essere felice con coloro che adottandola inizialmente avevano deciso di amarla per sempre e poi si sono tirati indietro,  Jingle è stato fortunato, ma non tutti gli animali abbandonati hanno la sua fortuna.

Loriana Lionetti

Loriana Lionetti nasce a Anzio nella provincia di Roma nel 1989 consegue gli studi come perito aziendale e corrispondente in lingue estere. Dopo gli studi si concentra su le sue due più grandi passioni: La scrittura e gli animali. E’ infatti la fiera mamma adottiva di 3 cani 2 gatti un drago barbuto e un Ara Ararauna. Con gli anni la sua curiosità l’ha portata ad informarsi e prodigarsi sempre di più per gli animali e per l'ambiente e nell'informazione e nel giornalismo conseguendo il tesserino professionale da pubblicista presso l'ordine dei giornalisti del Lazio . Lavorare per amore a quattro zampe gli ha permesso quindi di poter combinare il suo lavoro con le sue passioni.

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Loriana Lionetti

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