Come andare a cavallo con la postura di base per la monta inglese
L’equitazione è una disciplina sportiva. Troppe volte questo aspetto passa in secondo piano, minimizzando l’impegno in cambio di una passeggiata turistica a cavallo.
L’assetto del cavaliere così come la tecnica per montare sono fondamentali. Per avvicinarsi a questa disciplina è importante conoscerne le basi.
L’assetto per montare a cavallo coinvolge tutta la postura del corpo: dalla testa alle gambe e i piedi. L’assetto è indispensabile per mantenere l’equilibrio in sella e quello del cavallo nelle diverse andature passo, trotto e galoppo.
L’assetto varia in base alle discipline e al tipo di monta: inglese e americana e tutte le altre monte da lavoro.
La base per la maggior parte delle discipline agonistiche olimpioniche è la monta inglese.
La postura del cavallo deve essere allineata con il cavallo:
Seguendo la linea della parte superiore del corpo, le gambe sono il principale contatto con il cavallo, che lo guidano. Si dice sempre che il cavaliere è la testa e il cavallo sono le sue gambe.
Il punto di forza e di contatto con la parte superiore del corpo risiede nel ginocchio.
Le gambe e i piedi trasmettono l’azione al cavallo. Non si devono mai sbilanciare troppo in avanti o troppo indietro.
Fare attenzione a mantenere i polpacci distanti dalla pancia del cavallo.
Infatti, la pressione dei polpacci guida l’azione del cavallo.
Le braccia e le mani sono un altro punto di contatto con il cavallo, quello più delicato. Devono essere un complemento dell’azione delle gambe.
E’ fondamentale che le mani siano tenute morbide e non rigide o in tensione con le redini.
Si maneggia e si sale sempre sul lato della spalla sinistra del cavallo.
Si scende sempre dal lato sinistro, ripetendo gli stessi movimenti che abbiamo fatto per salire.
Una volta stabilito l’assetto, per iniziare a muovere il cavallo bisogna essere fermi e delicati.
Le redini devono essere leggermente tese per avere il contatto con la bocca del cavallo. Mai essere brutali nell’azione.
Il cavallo è sensibile in bocca e in base al tipo di filetto o morso, troppa azione sulle redini potrebbe provocare delle ferite.
Il cavallo potrebbe anche reagire, opponendosi e sollevando la testa o abbassandola in maniera brusca. Durante gli spostamenti le redini devono essere tese, ma non in maniera eccessiva conservando un leggero ma continuo contatto con la bocca dell’animale.
Le redini troppo lunghe obbligano il cavaliere a portare indietro i gomiti per agire sul cavallo o a sollevare troppo le mani.
I gomiti devono sempre restare a contatto con il busto, allineati con il corpo.
Per prima cosa è utile imparare a far girare il cavallo in entrambi i lati: desta e sinistra.
-tirare sulla redine di destra per girare a destra, allentando leggermente la redine di sinistra
– tirare la redine di sinistra, allentando la redine destra, per direzionare il cavallo verso la sinistra
L’azione deve della redine deve essere sostenuta dall’aderenza delle ginocchia, mantenendo la postura delle gambe.
In alcuni casi, è sufficiente una lieve torsione del polso, aprendo la redine leggermente a destra o a sinistra in base al lato dove deve girarsi il cavallo.
Con le gambe, fare una pressione delicata sul fianco destro o sinistro: leggera pressione con la gamba esterna ovvero per girare a destra (la gamba sinistra).
Per mantenere il cavallo in cerchio, fare la pressione con la gamba interna leggermente dietro la pancia del cavallo. Questo movimento spinge sul posteriore del cavallo verso l’esterno e offre il punto sul quale far girare il cavallo. Questo spingerà il suo posteriore verso l’esterno e darà all’animale un punto su cui ruotare.
Le andature
Il cavallo ha diverse andature: passo, trotto e galoppo e andature intermedie come passo sostenuto, trotto veloce, galoppo canterino o galoppo veloce.
Ogni andatura si sviluppa in diversi tempi:
Il passo è un andatura a quattro tempi. Ovvero, il cavallo in questo ritmo solleva e poggia ogni singolo arto.
Per dare la partenza al cavallo:
– mai sbilanciarsi con il busto in avanti. Questo provocherebbe un disequilibrio verso il collo del cavallo che non riesce ad avanzare
– le redini devono essere leggermente allentate
– effettuare una lieve pressione con le gambe. Stingere delicatamente la pancia del cavallo con i polpacci da entrambi in lati.
-stimolare il passo con il movimento del bacino.
Il trotto è un’andatura più veloce del cavallo che si svolge in due tempi. Il cavallo poggia gli arti in successione in base alla diagonale:
Diagonale sinistra: anteriore sinistro e posteriore destro
Diagonale destra: anteriore destro e posteriore sinistro
Per mandare il cavallo al trotto:
– affondare nella sella e stringere più forte i polpacci.
– non tirare la bocca del cavallo con le redini
E’ difficile mantenere il trotto seduto. Le prime volte è comune rimbalzare sulla sella. Per mantenere il trotto seduto, il bacino e le cosce devono essere ben ancorate sulla sella.
Il trotto alzato accompagna i tempi del cavallo. Si parla di trotto a mano destra o trotto a mano sinistra. Ovvero, il cavaliere si alza nella diagonale dell’anteriore in avanti (anteriore dx/posteriore sx oppure anteriore sx/posteriore dx).
Ci sono diverse andature del galoppo. Il canter è una velocità più lenta tre battute naturale.
La partenza al galoppo richiede una posizione precisa.
– portare la gamba esterna Sposta verso dietro e fare pressione con entrambe le gambe.
– i reni devono accompagnare il movimento del cavallo, mentre si deve mantenere la postura normale, busto e testa allineati.
Inizialmente, per i principianti è possibile reggersi alla sella per mantenere l’equilibrio.
Per fermare il cavallo è importante la postura.
I cavalli ben domati non hanno bisogno di pressione sulle redini. E’ sufficiente la variazione del peso del cavaliere sulla sella oppure anche il comando verbale come un “0h”.
C.D.
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