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Coma andare a cavallo: postura della monta inglese

Come andare a cavallo con la postura di base per la monta inglese

L’equitazione è una disciplina sportiva. Troppe volte questo aspetto passa in secondo piano, minimizzando l’impegno in cambio di una passeggiata turistica a cavallo.

L’assetto del cavaliere così come la tecnica per montare sono fondamentali. Per avvicinarsi a questa disciplina è importante conoscerne le basi.

L’assetto per montare a cavallo

L’assetto per montare a cavallo coinvolge tutta la postura del corpo: dalla testa alle gambe e i piedi. L’assetto è indispensabile per mantenere l’equilibrio in sella e quello del cavallo nelle diverse andature passo, trotto e galoppo.

L’assetto varia in base alle discipline e al tipo di monta: inglese e americana e tutte le altre monte da lavoro.

La base per la maggior parte delle discipline agonistiche olimpioniche è la monta inglese.

Postura del cavaliere

La postura del cavallo deve essere allineata con il cavallo:

  • testa e busto del cavaliere perpendicolari al cavallo
  • spalle: aperte e tenute all’indietro, mai rilassate in modo da mantenere il controllo dell’animale
  • Reni sostenuti in modo che il cavallo abbia aderenza alla sella, spingendo verso il basso, con le ginocchia come punto di forza per dare impulso al cavallo

Gambe e piedi

Seguendo la linea della parte superiore del corpo, le gambe sono il principale contatto con il cavallo, che lo guidano. Si dice sempre che il cavaliere è la testa e il cavallo sono le sue gambe.

Il punto di forza e di contatto con la parte superiore del corpo risiede nel ginocchio.

  • ginocchia devono essere attaccate alla sella
  • piede parallelo alla spalla del cavallo
  • punta del piede in avanti con il tallone che deve spingere verso il basso il tallone andrà a spingere verso il basso.
  • il tallone deve essere allineato con il busto

Le gambe e i piedi trasmettono l’azione al cavallo. Non si devono mai sbilanciare troppo in avanti o troppo indietro.
Fare attenzione a mantenere i polpacci distanti dalla pancia del cavallo.
Infatti, la pressione dei polpacci guida l’azione del cavallo.

Mani e braccia la postura

Le braccia e le mani sono un altro punto di contatto con il cavallo, quello più delicato. Devono essere un complemento dell’azione delle gambe.

  • le braccia devono scorrere lungo il corpo, con i gomiti vicini al busto
  • mai essere rigidi nella postura
  • le mani devono agire in comunicazione con i reni e le gambe del cavaliere per dare gli impulsi al cavallo:
    – tenute basse, all’altezza del garrese. Entrambe le mani devono stare alla stessa altezza
    – per impugnare le redini: i pollici devono essere rivolti vero l’alto
    – polsi un po’ arrotondati non eccessivamente evitando di fare leva sulle redini.

E’ fondamentale che le mani siano tenute morbide e non rigide o in tensione con le redini.

Salire a cavallo

Si maneggia e si sale sempre sul lato della spalla sinistra del cavallo.

  • mettere la mano sinistra sull’arcione della sella, tenendo le redini sul collo del cavallo.
  • la mano destra sul centro della sella
  • inserire il piede sinistro sulla staffa con il tallone verso il basso
  • darsi la spinta per salire sulla staffa e passare la gamba destra sopra alla groppa del cavallo, passandola nell’altro l’altro del cavallo.

Scendere da cavallo

Si scende sempre dal lato sinistro, ripetendo gli stessi movimenti che abbiamo fatto per salire.

  • togliamo la gamba destra dalla staffa
  • passare la gamba sul lato sinistro del cavallo per smontare
  • postando la mano destra sul pomo della sella
  • mano sinistra tiene sempre le redini sul collo del cavallo

Guidare il cavallo con la monta inglese

Una volta stabilito l’assetto, per iniziare a muovere il cavallo bisogna essere fermi e delicati.

Le redini devono essere leggermente tese per avere il contatto con la bocca del cavallo. Mai essere brutali nell’azione.

Il cavallo è sensibile in bocca e in base al tipo di filetto o morso, troppa azione sulle redini potrebbe provocare delle ferite.
Il cavallo potrebbe anche reagire, opponendosi e sollevando la testa o abbassandola in maniera brusca. Durante gli spostamenti le redini devono essere tese, ma non in maniera eccessiva conservando un leggero ma continuo contatto con la bocca dell’animale.

Le redini troppo lunghe obbligano il cavaliere a portare indietro i gomiti per agire sul cavallo o a sollevare troppo le mani.

I gomiti devono sempre restare a contatto con il busto, allineati con il corpo.

Fare girare il cavallo

Per prima cosa è utile imparare a far girare il cavallo in entrambi i lati: desta e sinistra.

-tirare sulla redine di destra per girare a destra, allentando leggermente la redine di sinistra
– tirare la redine di sinistra, allentando la redine destra, per direzionare il cavallo verso la sinistra

L’azione deve della redine deve essere sostenuta dall’aderenza delle ginocchia, mantenendo la postura delle gambe.

In alcuni casi, è sufficiente una lieve torsione del polso, aprendo la redine leggermente a destra o a sinistra in base al lato dove deve girarsi il cavallo. 

Pressioni con le gambe

Con le gambe, fare una pressione delicata sul fianco destro o sinistro: leggera pressione con la gamba esterna ovvero per girare a destra (la gamba sinistra).

Per mantenere il cavallo in cerchio, fare la pressione con la gamba interna leggermente dietro la pancia del cavallo. Questo movimento spinge sul posteriore del cavallo verso l’esterno e offre il punto sul quale far girare il cavallo. Questo spingerà il suo posteriore verso l’esterno e darà all’animale un punto su cui ruotare.

Le andature

Il cavallo ha diverse andature: passo, trotto e galoppo e andature intermedie come passo sostenuto, trotto veloce, galoppo canterino o galoppo veloce.

Ogni andatura si sviluppa in diversi tempi:

Passo a cavallo

Il passo è un andatura a quattro tempi. Ovvero, il cavallo in questo ritmo solleva e poggia ogni singolo arto.

Per dare la partenza al cavallo:
– mai sbilanciarsi con il busto in avanti. Questo provocherebbe un disequilibrio verso il collo del cavallo che non riesce ad avanzare
– le redini devono essere leggermente allentate
– effettuare una lieve pressione con le gambe. Stingere delicatamente la pancia del cavallo con i polpacci da entrambi in lati.
-stimolare il passo con il movimento del bacino.

Trotto a cavallo

Il trotto è un’andatura più veloce del cavallo che si svolge in due tempi. Il cavallo poggia gli arti in successione in base alla diagonale:

Diagonale sinistra: anteriore sinistro e posteriore destro

Diagonale destra: anteriore destro e posteriore sinistro

Per mandare il cavallo al trotto:
– affondare nella sella e stringere più forte i polpacci.
– non tirare la bocca del cavallo con le redini

E’ difficile mantenere il trotto seduto. Le prime volte è comune rimbalzare sulla sella. Per mantenere il trotto seduto, il bacino e le cosce devono essere ben ancorate sulla sella.

Il trotto alzato accompagna i tempi del cavallo. Si parla di trotto a mano destra o trotto a mano sinistra. Ovvero, il cavaliere si alza nella diagonale dell’anteriore in avanti (anteriore dx/posteriore sx oppure anteriore sx/posteriore dx).

Galoppo

Ci sono diverse andature del galoppo. Il canter è una velocità più lenta tre battute naturale.

La partenza al galoppo richiede una posizione precisa.

– portare la gamba esterna Sposta verso dietro e fare pressione con entrambe le gambe.
– i reni devono accompagnare il movimento del cavallo, mentre si deve mantenere la postura normale, busto e testa allineati.

Inizialmente, per i principianti è possibile reggersi alla sella per mantenere l’equilibrio.

Fermare il cavallo

Per fermare il cavallo è importante la postura.

  • Spostare il peso indietro
  • affondare la seduta nella sella
  • esercitare una leggera pressione sulle redini

I cavalli ben domati non hanno bisogno di pressione sulle redini. E’ sufficiente la variazione del peso del cavaliere sulla sella oppure anche il comando verbale come un “0h”.

 

C.D.

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