L’aumento del commercio illegale di animali selvatici in India cresce smisuratamente: bende illegali trasportano canguri dall’Australia.
Jalpaiguri, nel Bengala occidentale, è scenario di un preoccupante contrabbando di animali selvatici. Tre marsupiali sono stati salvati dagli ufficiali della fauna selvatica, dopo aver ricevuto delle segnalazioni che dichiaravano avvistamenti. Un è stato successivamente trovato morto, gli altri, che erano probabilmente destinati a diventare animali domestici, considerando l’esponenziale crescita del settore in India, adesso sono sotto la custodia delle associazione per la fauna selvatica.
“I contrabbandieri hanno probabilmente intuito che ci sarebbe stato un raid e sono scappati lasciando i canguri all’aperto”, spiega il secondo ufficiale forestale della divisione.
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In india nell’ultimo periodo c’è stato un pericoloso aumento della domanda di animali esotici, che vengono facilmente introdotti nel paese per poi essere distribuiti nelle città più disparate.
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Proprio la settimana scorsa le autorità hanno interrotto un tentativo di contrabbando, un uomo tentava di far arrivare a Bangkok un tamarino dalle labbra bianche e un porcospino albino, esemplari rari che sono stati immediatamente sequestrati e dati in custodia alle associazioni locali.
Poco meno di un anno fa, invece, un esemplare di canguro rosso (il più grande tra le specie presenti in Australia) è stato ritrovato insieme ad altri animali nel bagaglio di un passeggero che tentava di trasportarli al confine tra Assam e Mizoram.
Episodi isolati che una volta sommati raggiungono una cifra inquietante di animali posti sotto condizioni di vita raccapriccianti, trascurati e denutriti, che senza l’intervento di chi di competenza diventerebbero il nuovo giocattolo di persone abbastanza sconsiderate da desiderarlo, così tanto da alimentare in modo esorbitante la crescita di questo assurdo mercato.
In india oltretutto la presenza di pratiche, come i molteplici rituali religiosi e scaramantici, aumentano la presenza del bracconaggio, e il commercio di determinate parti del corpo animale, utili per compiere i riti. Le sanzioni per scoraggiare il commercio hanno sortito poco effetto. Parti come pelle di elefante, gusci di tartaruga, zanne pelli varie, sono soltanto alcuni dei materiali confiscati negli aereo porti indiani. (Beatrice Croce)
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