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Come scegliere il primo cavallo
La scelta di prendere un cavallo, come qualsiasi altro animale domestico è un passo importante che diventa una responsabilità. Tanto più che i cavalli vivono molto a lungo trai 25 e i 30 anni e quando invecchiano hanno delle esigenze e cure particolari.
Una decisione che consiste nel prendersi cura di un animale, mantenerlo in buone condizioni, farlo esercitare, nutrirlo, curarlo e interagire con lui per creare un legame di fiducia.
Si tratta anche di una responsabilità economica perché un cavallo richiede numerose spese, alle quali bisogna sempre aggiungere il fattore “imprevisti”.
In primo luogo è importante capire perché si prende un cavallo, in base al suo utilizzo e la disciplina che s’intende praticare.
Le specificità dell’animale variano rispetto al rapporto che s’intende stabilire o il tipo di lavoro che dovrà essere fatto. Questo comporta la valutazione di diverse caratteristiche dell’animale. Vi è una differenza importante tra razze: un cavallo da corsa è ben diverso rispetto ad una razza da lavoro o da trek.
Come altro elemento da valutare è il grado di preparazione o meglio, il livello del cavaliere.
Ovvero, è importante prima di prendere il primo cavallo, il saper montare e avere la padronanza per la gestione di base dell’animale.
– le cure e le toeletture che necessita
– attrezzature e accessori
– gestione del cavallo da terra
– gestione del cavallo in sella (che varia in base al luogo in cui si vuole praticare l’equitazione: in campo, in maneggio o all’esterno, in campagna)
Di norma, è necessario almeno il rilascio del Patentino A, non agonistico.
In questi casi, è importante farsi suggerire da persone più esperte che potranno offrire una valutazione obiettiva e aiutare nella scelta del cavallo per evitare raggiri o problematiche.
Vale il detto: a cavaliere giovane cavallo vecchio, a cavaliere anziano cavallo giovane.
Nel caso di persone avanzate la scelta del cavallo sarà da valutare in base alla disciplina equestre.
>>Gli accessori indispensabili per prendersi cura del cavallo
Ogni razza ha delle caratteristiche specifiche, non solo morfologiche ma anche caratteriali.
Da un punto morfologico, le razze sono predisposte per determinate attività e da un punto di vista performativo come la resistenza su percorsi a grandi distanze, per il salto ad ostacoli, per le corse o per le passeggiate in campagna.
Il temperamento del cavallo è fondamentale. Può essere calmo o nervoso, a sangue caldo o freddo. Ovvero tende a surriscaldarsi durante l’attività. Per un principiante, ovviamente, sono sconsigliati cavalli con un certo carattere o grintosi. Meglio optare per un cavallo di razza versatile o un incrocio.
>> Razze equine: come distinguerle, morfologia e manto
Anche il sesso e l’età del cavallo conta. Le femmine e i maschi castrati sono più mansueti rispetto agli stalloni.
Hanno maggiori predisposizioni all’apprendimento, sono ideali per le passeggiate, attività di dressage o a lavorare in campo con moderazione.
Come prima esperienza, è importante confrontarsi con un cavallo maturo e già domato. Un cavallo è puledro fino a 5 anni.
Un cavallo puledro ha bisogno di una mano esperta, deve fare esperienze, desensibilizzarsi di fronte a numerosi ostacoli o pericoli, rumori, persone e ambienti di vario tipo.
Per quanto riguarda i cavalli da competizioni, a differenza dei cavalli da maneggio o da passeggiate, già a 5 anni sono considerati cavalli maturi che possono essere usati nelle competizioni. I cavalli da corsa iniziano invece a due anni.
L’età del cavallo varia rispetto alle razze. Alcuni cavalli hanno uno sviluppo più lento e finiscono di crescere e di formarsi dopo i 5 anni.
Non a caso, la doma è sconsigliata prima dei 3 anni per non danneggiare la colonna vertebrale dell’animale. Prima dei tre anni, il cavallo può essere “scozzonato”, nel gergo equestre, ovvero maneggiato e desensibilizzato.
Nel caso di un cavallo già domato, valutare il tipo di doma: inglese, americana, maremmana ecc.
Se la scelta ricade sul puledro, ai costi dell’acquisto e mantenimento si aggiungono quelli della doma del cavallo a partire da un minimo di 400 euro mensili. Per una doma completa potrebbero essere richiesti anche diversi mesi.
Per la selezione del cavallo, è possibile fare diverse ricerche, sia per un’indagine di mercato sul prezzo, che per i luoghi dove è possibile acquistarlo (allevamenti, centri ippici, privati) e valutare gli esemplari che sono sul mercato.
E’ suggerito rivolgersi ad un esperto che conosce l’ambiente, che abbia contatti e potrà fornire consigli utili o individuare i luoghi dove trovare l’animale con i requisiti richiesti.
Gli istruttori o titolari di maneggi o centri ippici (specializzati anche in base alla disciplina) potranno sicuramente dare ottimi consigli.
Dopo aver ristretto il campo, nel caso in cui sia stato individuato il cavallo adatto alle proprie affinità ed esigenze, ci sono alcune tappe da non sottovalutare e controlli da effettuare.
Il costo di un cavallo domato, varia in base alla razza. In ogni caso, per cavalli di razza, giovani o maturi, il prezzo parte dai 2500 euro a salire.
Per prima cosa, è necessario conoscere il cavallo. Frequentare l’ambiente dove risiede e osservare il comportamento dell’animale in diverse situazioni.
Fare attenzione al suo temperamento. Se il cavallo mostra comportamenti aggressivi, meglio evitare di prenderlo.
Montare il cavallo per capire se vi sia un feeling, se ha vizi come il mordere quando vede la sella, il calciare o difetti nelle andature.
>>Il cavallo morde: perché e come intervenire
>>Cavallo aggressivo: quali sono le cause, i segnali
Mettere alla prova l’animale negli esercizi di base e quelli relativi alla disciplina che s’intende fare.
Se il cavallo deve essere usato principalmente in passeggiata, meglio optare per un esemplare abituato alla campagna, ai diversi tipi di terreno, ai rumori della strada e alla presenza di altri animali.
Alcuni cavalli sono terrorizzati quando incontrano mucche o pecore, possono aver paura dei cani o dei cinghiali e altri animali selvatici.
>> Il cavallo ha paura dell’acqua: come aiutarlo
Valutare l’aspetto fisico del cavallo, le gambe, zoccoli, gli occhi, il muso o le orecchie.
La correttezza degli appiombi, lo stato dei piedi del cavallo e altri possibili difetti morfologici che potranno creare problemi.
Osservare il cavallo in libertà, per capire le sue andature e i suoi movimenti.
Prima dell’acquisto fate eseguire una visita di controllo completa dal veterinario. Potrebbero essere stati nascosti alcuni problemi di salute anche gravi, con sostanze doppanti: oltre a dolori di schiena, strappi muscolari, tendiniti, problemi respiratori (bolsiti), zoppie legate a diverse patologie o patologie gastro intestinali.
Infine, tra gli altri elementi da valutare prima dell’acquisto, vi è la documentazione del cavallo. Controllare se la documentazione è in regola, se il cavallo è registrato all’anagrafe equina, se ha il microchip e i primi vaccini effettuati.
Mantenere un cavallo richiede una certa disposizione economica.
Il costo a pensione varia in base ai maneggi o centri ippici e se il cavallo viene custodito in box o in un paddock. Di norma, per i cavalli al paddock in un centro, il costo è minore anche se non varia molto.
Si può partire da un minimo di 200 euro fino ad arrivare a centri esclusivi con costi che raggiungono anche i 500 euro.
In questi casi, i prezzi variano anche in base ai servizi offerti dal centro ippico o dal maneggio.
Sono previsti la pulizia del box o dello spazio in cui permane il cavallo, il fieno e l’acqua.
Non tutti i centri includono mangimi specifici per i cavalli che saranno a carico del proprietario.
Sono escluse le ferrature, visite veterinarie e altre tipologie di cure.
In alternativa, è possibile prendere degli accordi per il cavallo a pensione, concedendo al maneggio la possibilità di utilizzare il cavallo per le lezioni e di affidarlo ad un affidatario.
Si tratta di accordi che prevedono la fida ovvero il totale affidamento o la mezza fida con 3 giorni al proprietario e 3 giorni all’affidatario.
In tal caso, la gestione straordinaria come la cura di patologie importanti, costi di clinica veterinaria e spese dei farmaci sono a carico del proprietario a meno che il danno non sia stato provocato all’affidatario.
Il cavallo mangia un quantitativo di fieno tra i 10-15 chili al giorno.
Vi è un investimento economico iniziale, come l’acquisto dell’animale, le spese veterinarie, gli accessori e finimenti.
Oltre alle disponibilità economiche, gravano sull’acquisto molti altri elementi quali il tempo a disposizione da dedicare all’animale e lo spazio adeguato. Un cavallo giovane e predisposto per le attività necessita fare molto esercizio.
Lo spazio per accogliere il cavallo deve essere ben organizzato, laddove si decide di non mettere il cavallo in una pensione. Predisporre un ambiente dove il cavallo può ripararsi dalle intemperie, acqua sempre a disposizione e possa anche avere accesso all’esterno, in tutta sicurezza, che non abbia modo di scappare.
>> Lo spazio adeguato per il cavallo: dal paddock al box
Al di là degli annunci di cavalli in regalo, vi sono numerose associazioni che operano nel salvataggio, recupero di cavalli o di adozioni di cavalli da privati.
Ariel, la speranza di chi non ha voce, Anima Equina, Horse Angel, Italian Horse Protection oppure associazioni quali Enpa hanno spesso schede di cavalli in adozione.
Tuttavia, è importante ricordare che molti di questi cavalli provengono da situazioni di maltrattamento, oppure hanno subito incidenti per cui non possono più fare attività agonistiche ma possono essere ideali per le passeggiate. Cavalli anziani che necessitano una meritata pensione e che potranno sicuramente contribuire a mantenere un terreno pulito e al contempo rivelarsi ideali per i approcciare i bambini alla mondo degli equini.
Il cavallo è un animale che deve essere rispettato ed è una grande responsabilità. Prendere il cavallo diventa una scelta di vita.
Per questo, prima di decidere di acquistare un cavallo, potrebbe essere contemplato il proseguire un percorso nei maneggi, fare passeggiate nel fine settimane oppure valutare la fida o la mezza fida in un centro ippico.
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