Come disegnare un cavallo: dalla caricatura al disegno realistico
Diceva l’artista Paul Cézanne di “trattare la natura secondo il cilindro, la sfera e il cono”. E’ una questione di geometrie: ogni elemento della natura si può costruire in base a queste forme elementari. A meno che una persona non nasca con un talento innato dell’artista, l’arte del disegnare richiede l’apprendimento di una tecnica e tanto esercizio. Imparare a disegnare un cavallo può essere utile per gli appassionati principianti o anche per insegnarlo ai bambini.
Disegnare un cavallo è simile al disegnare un cane o un qualsiasi altro animale. Si può iniziare da un disegno elementare, divertente per poi affinare sempre di più la tecnica per arrivare a un ritratto realistico.
Per prima cosa è importante avere tutti gli strumenti a disposizione: un foglio di carta, una matita, una gomma per cancellare e un temperino. Aggiungere un pennarello, matite, colori pastelli o tempere se si desidera colorare il disegno.
Come primo step è necessario costruire la figura del cavallo, mantenendo delle giuste proporzioni con le forme geometriche che si andranno a utilizzare.
Iniziare col disegnare le forme per strutturare il cavallo.
Una volta costruita la figura del cavallo, ricalcare il contorno esterno delle figure geometriche per poi cancellarle e lasciare solo la linea esterna.
Una volta ottenuta la sagoma del cavallo sarà possibile lavorare sui dettagli quali la coda, la criniera e gli occhi.
Ci sono diverse razze di cavalli che variano nella morfologia, nella pezzatura del mantello, la lunghezza della criniera o della coda, o con i crini sugli zoccoli.
E’ possibile aggiungere altri elementi per creare un cavallo mitologico quali il corno sulla fronte per fare un unicorno o le ali per disegnare pegaso.
A partire dalla struttura geometrica di base, è possibile studiare i movimenti e le posizioni del cavallo.
Sarà dunque possibile creare altre posture dell’animale, spostando le forme geometriche in base alla posizione, come ad esempio se si desidera far alzare l’arto o mostrare il cavallo nelle diverse andature, passe, trotto e galoppo.
La tecnica sarà sempre quella di usare le figure geometriche, oppure sfruttando anche solo il cerchio per strutturare il corpo dell’animale.
Per sviluppare un disegno realistico è importante rispettare le proporzioni. Dalla dimensione della testa ovvero la sua lunghezza è possibile mantenere un equilibrio tra le varie parti del corpo.
Nella storia dell’arte il cavallo ha sempre affascinato i pittori. Che sia dai dipinti rupestri nelle grotte, passando per i rilievi antichi greco romani, fino ai cortei del periodo gotico internazionale.
Il periodo del Rinascimento con la nascita della prospettiva fa sì che lo studio della figura non sia più empirico ma che si fondi sulle proporzioni. Culiminando nel capolavoro perduto di Leonardo da Vinci, “La battaglia di Anghiari” della quale è pervenuta una testimonianza in un disegno di Paul Rubens.
Nel periodo barocco e durante il Neoclassicismo molti artisti hanno dipinto figure di equini ma sarà con l’arrivo del periodo dello Storicismo e del Romanticismo che il cavallo diventa un soggetto a sé stante. Théodore Géricault ha avuto una grande passione per i cavalli. Nella prima metà dell’Ottocento, questo artista romantico ha lasciato una serie di dipinti e di studi importanti.
Successivamente, nel periodo dell’impressionismo e del realismo, nella seconda metà dell’Ottocento, sono emersi alcuni maestri. Tra questi Edgar Degas, noto per le sue ballerine, aveva un’ossessione per le inquadrature. La nascita della fotografia ha comportato una rivoluzione nella composizione a fine XIX secolo. A questo si aggiunge lo studio del movimento. Non a caso, Degas durante un suo soggiorno nella campagna di Parigi scopre il mondo degli ippodromi e si appassiona al regno dei cavalli e delle corse. Degas ha realizzato importanti opere con equini nelle quali ha studiato il loro movimento.
Dalla fine dell’Ottocento ad oggi, molti maestri appartenenti a diverse correnti artistiche che siano primitivi, furturisti, cubisti o figurativi hanno preso come soggetto i cavalli. Nel XXI secolo esplode la tendenza dell’iperrealismo che ha portato ad opere di un virtuosismo pittorico che uguaglia se non supera la perfezione dello scatto fotografico.
Tra gli artisti che hanno riservato molte composizioni con i cavalli, Chelin San Juan, un artista spagnolo, realizza delicate opere con al centro equini straordinariamente disegnati, ma anche molti altri animali del nostro quotidiano, in una dimensione tra ricordi d’infanzia e mondo onirico.
Qualche video tutorial:
Testa del cavallo
Strutturare il corpo
Altro video su come strutturare il corpo del cavallo:
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