La denuncia per possibili combattimenti clandestini tra cani ha portato alla luce particolari ancor più terrificanti, 16 capi di accusa pronunciati
Il caso in questione è avvenuto nella apparentemente tranquilla città di Griffin, in Georgia, ed ha lasciato i cittadini davvero sconvolti, nessuno avrebbe pensato che in quella casa stessero avvenendo indicibili torture anche se ormai da tempo i frequenti rumori da canile avevano allarmato parecchi vicini.
A far scattare le indagini però è stata solo l’ultima denuncia che parlava di possibili combattimenti tra cani organizzato nell’abitazione di Christoper Cromarte, in seguito alla denuncia degli agenti arrivati sul posto hanno capito fin da subito di trovarsi in una situazione al limite, l’odore di urina e feci si propagava fino all’esterno della casa ed un agente ha addirittura raccontato che una volta arrivati alla porta l‘odore è diventato talmente forte da causare in loro conati di vomito.
Quello che è stato trovato all’interno ovviamente è per lo più indicibile, la situazione si è mostrata talmente al limite che per alcuni non ci sarebbe modo di recuperare l’abitazione se non con una drastica demolizione, le conseguenze per l’uomo saranno pesantissime.
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La vicenda che ha colpito la città di Griffin ha fatto il giro del mondo, Christopher Cromarte non è chiaro cosa intendesse fare con i cani ma è da subito sembrato sospetto anche il suo atteggiamento nei confronti della polizia, le finestre della casa erano state oscurate per impedire di guardare dentro, ma l’odore che proveniva dall’interno aveva fatto già sospettare che vi fosse qualcosa di grande da nascondere.
Alla domanda su quanti cani avesse in custodia il proprietario dell’abitazione adibita a lager ha risposto che vi fossero solo 6 cagnolini, numero bel lontano dai 16 cani ritrovati nell’appartamento.
Le povere bestiole erano rinchiuse in gruppi di 6 in gabbie adibite per ospitare al massimo un solo animale, coperti di feci ed urina i canidi versavano in condizioni igienico-sanitarie davvero al limite, questione che ha richiesto l’immediato intervento di una squadra di veterinari.
Adesso l’uomo dovrà rispondere in tribunale degli atti di crudeltà commessi nei confronti dei suoi cani ed inoltre da quanto emerso la sua abitazione sarebbe stata ispezionata dagli organi preposti ed inserita tra gli edifici per il quale è vagliabile la demolizione a causa dei procurati fastidi per l’ambiente.
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