Carcasse di tre cani da combattimento gettate come spazzatura.
I combattimenti tra cani è una realtà raccapricciante e crudele. Lo stesso regista Paul Solet ha raccontato gli orrori di questo fenomeno illegale nel film Bullet Head.
Animali vittime di addestramenti violenti e di un giro di scommesse sommerse. Un fenomeno diffuso in tutto il mondo. In alcuni paesi il combattimento tra cani e altre specie animali è addirittura una tradizione e non è vietato. C’è chi ha anche avanzato l’ipotesi di legalizzare i combattimenti tra cani per contrastare il settore delle scommesse illegali, anziché condannare una pratica violenta e barbara che sfrutta e uccide gli animali.
Nel quotidiano si tende a dimenticare questa realtà. Purtroppo, alcuni fatti drammatici rimbalzano sulle pagine di cronaca, ricordandoci quanti animali ogni giorno sono vittime dei combattimenti.
E’ il macabro ritrovamento avvenuto nel Regno Unito a Bedford. Tre carcasse di cani gettate a bordo strada. I cani erano mutilati, con ferite profonde, parti del corpo lacerate. La loro morte è riconducibile ai combattimenti.Ma non solo. Tra gli esemplari, ad un cane erano stati strappati dei denti. Ciò significa che il povero animale era stato utilizzato come esca. Ovvero come cane con il quale addestrare gli altri esemplari. I corpi dei cani erano in parte coperti da sacchi neri della spazzatura.
Le carcasse sono state segnalate da un automobilista che era di passaggio e ha filmato tutta la scena, denunciando il caso alle autorità. L’uomo ha dichiarato di essere rimasto disgustato dalla tragica scena.
Il destino dei cani vittime dei combattimenti
La League Against Cruel Sports ha riferito che i cani erano in possesso di microchip stranieri. Per cui gli esemplari erano stati importati. L’organizzazione che contrasta il fenomeno ha stabilito una ricompensa di £ 5.000 per coloro che forniranno informazioni utili sulla provenienza delle carcasse.
Chris Luffingham, uno dei principali responsabili della Lega ha dichiarato: “Sospettiamo che questi poveri animali abbiano sofferto fisicamente e mentalmente e che siano stati massacrati durante i combattimenti”.
Due esemplari erano di razza Presa Canarios mentre il terzo era un pitbull. Tutti gli esemplari avevano le orecchie tagliate. Inoltre, l’esemplare più giovane, probabilmente ancora cucciolo era drammaticamente lacerato ed è stato pertanto gettato dentro un fosso.
“La maggior parte dei cani da combattimento muore sul ring o subito dopo i combattimenti a causa delle ferite. I cani che non possono più combattere vengono brutalmente uccisi dai loro proprietari”, denunciano i responsabili della Lega contro i combattimenti. Uno sport vietato nel 1835 in Gran Bretagna.
C.D.