A Comacchio, piccolo comune della provincia di Ferrara, in Emilia Romagna, una piccolissima tartaruga, di appena 17 centimetri di lunghezza, è stata salvata da una brutta situazione.
Qualche piccolo animale può nascere e trovarsi immediatamente in situazioni complicate. Alcuni la chiamano “la dura legge della natura”, molti destino, altri ancora pura casualità. Resta il fatto che molti animali, nel corso della loro vita, possono incombere in situazioni alquanto pericolose. Venirne fuori non è affatto semplice. Per fortuna, e molto spesso, l’essere umano azione il buon senso (che ci vorrebbe sempre) a favore di un salvataggio che, altrimenti, porterebbe a situazioni davvero gravi, se non disastrose.
È successo proprio ciò narrato poc’anzi. Una piccola tartaruga marina, di soli 17 centimetri di lunghezza, è stata tratta in salvo dall’intervento umano. Era ricoperta da veri e propri parassiti che le impedivano di svolgere le normali funzioni vitali e di nuotare nelle acque del ferrarese. Un pronto intervento che le ha restituito la vita.
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Comacchio, la tartaruga salvata è pronta a tornare in mare
Era completamente ricoperta da parassiti la piccola tartaruga “Caretta caretta” di appena 17 centimetri di lunghezza. Venuta al mondo e subito a contatto con il rischio di perdere la propria vita. L’esemplare era ricoperto da alcuni parassiti chiamati “denti di cane”, per la loro forma aguzza e ben visibili anche sul carapace. Alcune persone presenti nelle spiagge di Comacchio, nel ferrarese, l’hanno avvistata in situazione di netta difficoltà mentre nuotava in acqua basse.
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Non ci hanno pensato un istante in più. La piccola tartaruga è stata da subito affidata alla Capitaneria di Porto che l’ha presa sotto la sua propria custodia. Dopodiché il passaggio ai biologi che l’hanno portata immediatamente in una struttura di cura e recupero a Marina di Ravenna: il Centro di recupero Cestha.
La piccola tartaruga è stata tenuta sotto osservazione e controllata nei minimi dettagli. Dopodiché è stata reidratata a dovere e ha iniziato le terapie veterinarie per guarire del tutto. E, soprattutto, per poter tornare a nuotare nel suo habitat naturale: il mare.