Nel Colorado, uno degli Stati Usa, un orso era rimasto gravemente ustionato durante un incendio: dopo due mesi torna in libertà.
Quando pensiamo che la libertà di parola, di espressione, di movimento e tante altre ancora, siano fattori scontate e banali… ci sbagliamo di grosso. La libertà, e già su questa parola dovremmo aprire un capitolo a parte (del tutto filosofico), è un aspetto importante e delicato del nostro vivere. Basta una mossa sbagliata, una politica dittatoriale, un avvenimento “spiacevole” e le cose si complicano del tutto. Si rovesciano in meno di un secondo. Riprenderla diventa molto complicata.
Una libertà, come detto poc’anzi, si può anche perdere per un avvenimento fortuito, che non avevamo calcolato o pensato prima. Sia nel mondo umano, che in quello animale. Si può perdere, sì. Ma si può nuovamente acquisire grazie a un buon intervento di chi ha capito la gravità della situazione e mette dentro tutta la sua passione per ridare pace, serenità e, appunto, libertà. In questo caso di movimento. Parliamo di un orso, molto conosciuto, nel web, in questi mesi di calda estate.
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Era stato protagonista durante questa estate per essere rimasto in vita dopo uno dei tanti incendi che prende piede, se non fuoco, in Colorado durante la calda stagione estiva. Ferito grave, era stato portato subito in salvo da un gruppo d’esperti. Una volta arrivato in clinica un gruppo di medici non aveva avuto alcun dubbio: urgente operazione chirurgica.
Era il 16 giugno, oggi è il 27 agosto. Più di due mesi di cura, di attenzione, di stretta sorveglianza sulla sua salute. Poi il dolce e bellissimo esito: l’orso ce l’ha fatta a tornare in sé nonostante il lungo periodo di convalescenza che, tra le altre cose, è stato molto duro da sopportare per l’animale in questione.
In merito alla vicenda è intervenuto Michael Sirochman, il direttore veterinario che ha seguito l’orso per tutto il periodo di guarigione, fino a ridargli la completa libertà: “Abbiamo tagliato il tessuto bruciato che si stava staccando e messo delle bende. Dopodiché è iniziato il lungo programma e processo di guarigione. Arrivato a termine anche grazie alla buona condotta del ‘gigante paziente’ che si è comportato egregiamente”.
Nell’ultimo periodo, soprattutto in Italia, abbiamo assistito a tanti avvistamenti di orsi, con tanto di cuccioli, in varie città della penisola. Oggi, invece, “perdere le tracce” di questo esemplare vuol dire poterlo rivedere in piena libertà e nel suo habitat naturale.
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