Collare a strozzo per il cane: quando è consigliato utilizzarlo e quali sono le opzioni più sicure da considerare per il benessere del tuo animale
Il collare a strozzo, o collare a scorrimento, è uno strumento usato nell’addestramento dei cani, formato da una catena che crea un cappio intorno al collo. Questo cappio si stringe quando il cane tira, generando una costrizione fisica che induce l’animale a fermarsi. Sebbene alcuni addestratori e proprietari sostengano che sia un metodo efficace per controllare cani difficili o ribelli, il collare a strozzo è oggetto di un acceso dibattito.
In molte città italiane, come Milano, Roma e Bergamo, sono stati introdotti regolamenti che ne vietano l’uso, considerandolo un metodo dannoso per il benessere fisico e psicologico dell’animale. Da un lato, i sostenitori affermano che il collare a strozzo, se usato correttamente, aiuti a evitare situazioni pericolose e a mantenere un migliore controllo, soprattutto con cani di grossa taglia. Tuttavia, numerose testimonianze e studi scientifici dimostrano i rischi di questo strumento, tra cui danni fisici e psicologici gravi.
L’uso del collare a scorrimento può provocare sofferenza nel cane, che risponde non tanto per apprendimento, ma per l’ansia e il disagio provocati dal dolore. Con il tempo, questa esperienza ripetuta può influire negativamente sul comportamento dell’animale e causare stress cronico. Il collare a strozzo è disponibile in vari materiali, come catena, corda o pelle, e ha anche una variante detta “semi-strozzo,” che riduce l’effetto di costrizione per renderlo meno traumatico. Sebbene l’idea di un collare a scorrimento sia antica, risalendo addirittura all’antica Grecia, la versione moderna è stata brevettata negli Stati Uniti nel 1950 da Louis S. Elsinger, che lo promuoveva come uno strumento “migliorato” per l’addestramento.
Oggi, tuttavia, la sensibilità verso il benessere animale è cambiata e molti esperti ritengono che questo metodo sia non solo dannoso, ma anche controproducente nel lungo periodo. Diversi studi hanno documentato danni fisici derivanti dall’uso del collare a strozzo. Nel 2020, un caso di cronaca riportava la morte di un cane per la frattura dell’osso ioide, provocata dalla pressione del collare.
Altri episodi hanno evidenziato danni neurologici gravi, come quello di un Pastore Tedesco che ha subito un danno cerebrale ischemico dopo essere stato sollevato da terra tramite un collare a strozzo. Sebbene casi simili siano estremi, questi incidenti mostrano quanto possano essere pericolosi gli strumenti di addestramento coercitivi. Sul piano psicologico, i cani che subiscono ripetute esperienze dolorose con il collare a strozzo sviluppano livelli elevati di ansia e stress, con una tendenza ad adottare comportamenti di fuga o difesa.
Molti addestratori sostengono che il collare a strozzo possa aiutare a correggere i comportamenti indesiderati, ma la sua efficacia è limitata a una repressione temporanea. Gli effetti negativi superano i benefici: il dolore e la paura inibiscono il cane senza risolvere i problemi comportamentali alla radice, creando una risposta condizionata basata sul timore. Quando il cane percepisce il collare come una minaccia, si limita a evitare il comportamento punito, senza però apprendere una condotta migliore.
Esistono metodi alternativi e più sicuri per addestrare i cani, come il rinforzo positivo, che non solo evitano di causare sofferenza, ma contribuiscono a costruire una relazione di fiducia. Il rinforzo positivo si basa su premi e incentivi: il cane è incoraggiato a compiere azioni desiderabili per ottenere una ricompensa, imparando a rispondere in modo positivo e volontario. Attraverso la pazienza e la comprensione, il cane è spinto a collaborare in maniera naturale e piacevole, riducendo il rischio di stress o ansia.
Costruire un legame di rispetto e comprensione è fondamentale. La comunicazione tra cane e padrone si sviluppa in modo più efficace attraverso il rinforzo positivo che attraverso la coercizione. Inoltre, ogni cane ha caratteristiche individuali che meritano un approccio personalizzato e rispettoso. Gli strumenti di addestramento coercitivi, come il collare a strozzo, rischiano di danneggiare questa connessione, ostacolando il benessere psicologico e la fiducia del cane. La relazione con un cane dovrebbe basarsi sull’affetto e sulla collaborazione, non sulla paura.
Adottando metodi positivi, i proprietari non solo tutelano la salute fisica e psicologica dell’animale, ma creano una base solida per una convivenza armoniosa e rispettosa. L’uso del collare a strozzo non è una soluzione, ma un limite alla vera comprensione. Solo un approccio amorevole permette al cane di esprimersi in sicurezza e serenità, superando le difficoltà comportamentali e sviluppando una relazione basata sulla fiducia.
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