L’affetto dei nostri amici a quattro zampe si vede soprattutto nel momento del dolore: un clochard muore lungo la strada, ma il suo cane gli rimane vicino. Anche quando sopraggiungono i soccorsi non intende andare via.
La vita cela aspetti negativi e aspetti positivi. Ancora ci meravigliamo, ma è il ciclo della vita stessa che non può rendere tutto bello e splendente, ma fare solo ed esclusivamente il suo corso. Ovviamente, noi essere umani, ci attacchiamo alle cose belle, scordandoci, poi, com’è fatto il dolore.
Ovviamente “sentire il dolore” non deve essere un’ambizione, ci mancherebbe altro. Ma una componente da prendere in considerazione anche per entrare in empatia con gli altri. Ma è davvero difficile. Per chi non è difficile, invece, possiamo trovarli nel mondo animale: sono i cani, i nostri amici più fidati e leali da sempre e per sempre.
Un cane, quando sceglie un padrone o meglio un amico, lo fa per sempre, indifferentemente da quanta grana uno ha in tasca. Com’è successo ad un cane che da tre anni era accanto a un clochard, tutti i giorni della sua vita. Per poi doverlo accudire nel momento del dolore estremo: la morte.
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Si è amici fino alla morte. Così ripeteva e continua a ripetere un vecchio detto. Amici sempre, nella gioia e nel dolore. Ed è la stessa cosa che ha dimostrato di saper fare il cane Capullo, che a Santa Fe è rimasto vicino al suo amico anche durante il punto di morte, anzi, dopo il suo decesso.
Il ragazzo che è morto era un clochard che viveva ai margini della società, come spesso accade a tanti ragazzi che non ce la fanno a sopportare il peso della società stessa e si rifugiano nella strada. Di lui si sapeva solo che aveva 27 anni, ma era conosciuta nella zona dov’è morto.
Qualche passante o proprietario di un negozio dove dormiva la notte ha detto che ogni tanto gli passava un po’ di cibo, sia per lui che per Capullo, e degli abiti nuovi. Quando i soccorritori sono arrivati, tra le lacrime delle persone che avevano assistito alla scena, per il ragazzo non c’era più niente da fare. Ma il cane è rimasto lì, fermo e immobile, avvolto nella coperta a pochi centimetri dall’amico senza vita. Di storie che vedevano un cane amico di un senzatetto, ne abbiamo raccontante molte, ma sorprende, sempre, il fatto di come questi quattro zampe siano fedeli anche nel dolore, anzi, più che nella vita stessa. Come sempre, dai cani c’è da imparare molto.
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