La sperimentazione animale è un tema attuale per cui le associazioni animaliste si stanno battendo da decenni per fermarla, sia in ambito medico che cosmetico, per cui nel marzo del 2013 è entrato in vigore il divieto di commercializzazione di prodotti cosmetici testati sugli animali. Eppure, ci sono ancora dei confini piuttosto sfumati tra i quali quelli che riguardano la sperimentazione sugli animali per detersivi.
Ecco perché è stata lanciata una campagna a livello Europeo con l’hashtag #cleanupcruelty, per chiedere il divieto di esperimenti su animali per testare i prodotti di detergenza per la casa. L’iniziativa promossa dalla Coalizione Europea contro la sperimentazione animale (Eceae), che riunisce 27 organizzazioni animaliste di tutta Europa, tra le quali la Lega Anti Vivisezione (Lav) per l’Italia.
La Eceae ha lanciato una petizione con tanto di raccolta firme rivolta al Parlamento Europeo affinché sia esteso ai prodotti di detergenza per la casa, il divieto europeo di testare sugli animali gli ingredienti per la produzione di cosmetici e di vietarne l’importazione in tutto il territorio dell’Unione Europea.
“Migliaia di animali continuano a soffrire e morire per sperimentare inutilmente ingredienti che finiscono ogni giorno nei comuni detergenti che abbiamo a casa, come detersivi per pavimenti e superfici, per lavatrici, deodoranti per ambienti e capsule per lavastoviglie”, ha voluto ricordare la biologa Michela Kuan, responsabile Lav settore Vivisezione.
In un comunicato la Lav ha spiegato che nei testi sono effettuate delle “investigazioni tossicologiche in cui gli animali vengono alimentati forzatamente o esposti a composti chimici con varie parti del corpo, come la schiena privata del pelo o gli occhi, con conseguente insorgenza di vomito, convulsioni, emorragie interne e danni agli organi”. Si tratta di “sintomi che possono durare settimane” e che ovviamente si concludono con la soppressione degli animali. “Abbiamo raggiunto l’importante traguardo del divieto dei test su animali per fini cosmetici, una legge che ha influenzato positivamente le politiche commerciali e la ricerca, anche al di fuori del territorio comunitario. Ora è arrivato il momento di ottenere dall’Europa un passo in più, estendendo questo bando anche ai prodotti di detergenza per la casa. Nonostante esistano molte alternative scientificamente attendibili, rapide ed etiche, conigli, cavie, criceti, ratti e topi soffrono e muoiono ogni giorno per mettere in commercio prodotti come detergenti per lavatrici, detersivi per il bagno e prodotti di pulizia dei mobili. Chiediamo che l’Europa diventi leader nella tutela degli animali e nella ricerca innovativa, per i diritti di tutti: animali, uomo e ambiente'”, conclude la Lav.
Fortunatamente il trend sta cambiando e molte aziende sia di cosmetici che di prodotti per la casa hanno applicato una politica cruelty-free con l’adesione allo standard “stop ai test su animali” e delle quali è online una lista per conoscerle (clicca su Le aziende cruelty free)
Firma la petizione clicca #cleanupcruelty
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