Abbandonati e lasciati morire sotto il sole: questo il triste destino di otto cuccioli, che sono stati sottratti alla madre e buttati in un cassonetto. L’episodio è avvenuto a Civitanova Marche e a trovarli è stato un dipendente dell’azienda che smaltisce i rifiuti. Il tutto è accaduto ieri mattina. Chi ha compiuto il gesto ha abbandonato i cuccioli in una strada di contrada Cavallino, vicino alla Falc.
L’operaio che li ha trovato ha lanciato l’allarme che però si è rivelato del tutto inutile. Quando infatti è giunta Ombretta Cristiani, responsabile dell’associazione ‘Uniti per la coda’, nota attivista per i diritti degli animali, per i cuccioli ormai non c’era nulla da fare per quattro di loro. Gli altri sono stati portati di corsa nell’ambulatorio veterinario “San Lorenzo”, ma purtroppo anche loro non ce l’hanno fatta. Avevano poche ore di vita e la lontananza dal latte materno è stata letale.
Questa la drammatica denuncia di Ombretta Cristiani su Facebook: “Ci dispiace essere arrivati tardi. Disgraziato chi li ha abbandonati. Poteva portarli al canile multizonale, alla Asur, all’associazione ‘Uniti per la coda’, lo stesso vale per i gatti. Ricordo poi che il Comune di Civitanova aiuta con sovvenzioni fino a un massimo di 80 euro chi decide di sterilizzare cagne e gatte. Abbiamo dei luoghi e gli strumenti per evitare tutto questo orrore. Spero soltanto che chi li ha abbandonati possa leggere questo post, vergognarsi e pure sentirsi tanto piccolo di testa e di cuore”.
Sono purtroppo fatti tragici e ricorrenti: qualche giorno fa, un cane di razza Springer, nero e bianco, è morto dopo essere stato lasciato in un piccolo recinto dalla sua padrona, a Titignano nel comune di Cascina. Qualche giorno fa era partita la segnalazione di alcuni cittadini alla polizia municipale. Le forze di polizia locale sono intervenute nella proprietà della donna, ora sanzionata dal Comune. Il cane era però già morto.
Sconcertante quanto avvenuto a un povero cane anziano, rinvenuto in fin di vita da alcuni volontari in un parco di Somma Lombardo, nel varesotto. L’animale stava malissimo: non riusciva a muoversi e aveva la lingua e la bocca mangiati dalle larve. Portato dal veterinario, ci si è resi conto che stava soffrendo e gli è per questo stata praticata un’iniezione per sopprimerlo.
A metà giugno, rischiava di morire lì, sul terrazzo condominiale, senza acqua né riparo dal sole, un giovane meticcio, simile a un labrador. Era stato abbandonato dal padrone a Pero, nel milanese. Provvidenziale è stata la segnalazione di una vicina di casa, che abita nel palazzo di fronte e ha notato quel povero cane dimenarsi e cercare di arrampicarsi su uno dei parapetti del terrazzo, rischiando di cadere nel vuoto.
Sempre a giugno, la Polizia locale di Martignacco, comune di settemila abitanti in provincia di Udine, ha rinvenuto, in seguito ad alcune segnalazioni, 29 cuccioli, celati in una stanza e accuditi nel peggiore dei modi dal loro padrone. Rabbia per quanto avvenuto a Santa Maria di Sala, in provincia di Venezia, dove cinque cuccioli appena nati sono stati trovati rinchiusi in un sacchetto. I piccolini sarebbero morti nel giro di poco tempo se non fosse stato per una donna. Questa, passando nel luogo dell’abbandono, li ha notati all’interno di una busta di carta di quelle utilizzate solitamente per avvolgere il pane.
GM
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