E’ polemica tra gli animalisti per quanto successo in Vaticano. Papa Francesco ha infatti ricevuto dei circensi come una delle iniziative per il Giubileo della Misericordia concedendosi anche una carezza a una tigre e ad un cucciolo di pantera che alcuni istruttori avevano portato. Inoltre nel suo discorso il pontefice ha espresso parole a favore degli artisti circensi ricordando i pregiudizi ai quali sarebbero soggetti e aggiungendo quanto loro facciano del bene. Ovviamente la cosa non è stata digerita affatto dagli animalisti, delusi dalle parole del pontefice col quale hanno avuto nuovamente un duro scontro. Carla Rocchi, presidente dell’Enpa (Ente nazionale protezione animali), ha sottolineato quanto l’atteggiamento assunto dal papa sia stato in contrasto con i principi espressi dallo stesso nell’enciclica Laudato Sì. “Siamo rimasti delusi dal coinvolgimento dei circensi nelle iniziative per il Giubileo della Misericordia”, ha fatto sapere la Rocchi in una nota di disappunto, continuando poi: “Riteniamo infatti che non vi sia nulla di misericordioso nel ridurre un altro vivente in cattività; nell’addestrarlo a compiere attività contrarie alla propria specie; nell’obbligarlo ad esibirsi per una presunta forma di divertimento, che risulta, tra l’altro, sempre più in declino”. La nota si conclude poi in questo modo: “Se la misericordia è compassione per l’infelicità di un altro vivente; se la misericordia è ciò che spinge ad agire per alleviare tale condizione di sofferenza, come ci ha insegnato il Santo di cui Ella ha deciso di portare il nome, non ci dovrebbe essere riconoscimento alcuno per chi tale sofferenza alimenta: gli animali sono stati creati per vivere liberi, e non sotto un tendone”.