Cinque cuccioli di cinghiale si aggirano nel parco di una città italiana: per loro sembra tutto normale, anche il contatto con le persone intorno. Ma dietro il fatto ci potrebbe essere qualcosa di molto più inquietante, per ora si aspettano i riscontri.
Nel parco adiacente alla nostra casa, o anche a qualche chilometro di distanza, siamo abituati a vedere degli animali a noi molto familiari, come per esempio i cani. Quest’ultimi, con le loro padrone o i loro padroni, girano anche indisturbati e conoscono le altre persone del posto. Ma non sempre ci ritroviamo davanti degli animali consoni a un certo habitat. Un po’ com’è successo in un parco della città di Torino, dove da pochi giorni si sono stanziati ben cinque cuccioli di cinghiale. Le persone si avvicinano anche con i loro figli, e gli animali sembrano apprezzare il gesto umano. Ma dietro questo fatto ci potrebbe essere qualcosa di inquietante.
La sorpresa è sempre quella che ci coglie alla sprovvista. A volte ci lascia di stucco, altre volte senza parole, altre volte ancora non la gradiamo assolutamente. Mentre la sorpresa che ha visto cinque cuccioli di cinghiali aggirarsi dalle parti del parco San Vito, in quel di Torino, sembra essere stata accolta con tanto entusiasmo.
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Diversi video che hanno fatto il giro del web testimoniano come gli esemplari, tutti fratelli e sorelle, si aggirano sull’erbetta del parco, andando incontro agli esseri umani per un po’ di cibo e schiacciando, poi, un pisolino. Anzi, non solo uno: diversi pisolini dopo aver mangiato e bevuto felicemente.
Ma tutto ciò potrebbe nascondere qualcosa di molto più serio e agghiacciante. I cinque cuccioli sarebbero scappati dalle campagne a causa di un cacciatore, il quale avrebbe ucciso la loro mamma. Tutte ipotesi anche non confermate, e che speriamo rimangano tali e non si trasformino in aberranti tesi.
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Intanto i cinque cucciolo rimarranno nel parco, sotto stretta sorveglianza, per un altro breve periodo. Forse poco più di un paio di giorni dopo queste, già terminate, vacanze di Pasqua. Dopodiché verrà trovato loro un posto più adatto e consono al benessere stesso, sperando che si possa ritrovare anche la mamma.
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