Erano circa cinquanta gabbie con all’interno una ventina di gatti ognuna, stipate nel retro di un camion che stava trasportando i micetti per distribuirli ai macellai di Jiashan, nella provincia orientale di Zhejiang, nel sud della Cina.
Il furgone è stato intercettato dagli attivisti dell’associazione Suzhou Small Animal Protection che grazie ad una soffiata sono riusciti, lo scorso 5 agosto, a fermare il mezzo con mille gatti. Sfortunatamente, molti esemplari erano deceduti, in quanto si trattava di neonati, troppo piccoli per essere separati dalle loro madri. Alcuni gatti avevano dei collari, facendo ipotizzare che gli animali fossero stati rubati. Ma il conducente del camion ha assicurato che si trattava di gatti abbandonati. Intanto, la polizia con l’associazione hanno avviato delle indagini per accertare la veridicità dei fatti.
La provincia del Guangdong è una delle zone dove si consuma maggior quantità di carne di cane e gatto ogni anno, vittime di un mercato illegale. Nel giro di tre giorni, nel mese di luglio, sono stati salvati 670 cani. In uno di questi interventi, un trafficante che stava trasportando in modo illegale 400 cani è stato bloccato dagli attivisti per oltre 50 ore. Gli esemplari che erano stipati in gabbie strette erano diretti nella provincia di Guangxi dove si svolge ogni anno la carneficina del Festival della carne di cane e gatto.
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