Nelle scorse settimane, vi abbiamo parlato di un brutto episodio del quale è stato vittima un cieco di Torino. Questi si è visto rifiutare da un tassista perché era in compagnia del suo cane guida, che lui non voleva far salire a bordo. La vicenda è stata denunciata dall’Uici, Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti, che ha parlato apertamente di “discriminazione inaccettabile”. Ora un nuovo episodio di discriminazione arriva dal Regno Unito.
Un uomo cieco sostiene di essere stato costretto a sedersi su un pavimento all’interno di un treno Virgin per due ore e mezza. Intanto i passeggeri “ignoranti” sedevano in posti per disabili. La disavventura di Roger Debman e del suo cane guida Nevin è avvenuta in un viaggio tra Liverpool e Peterborough. Il personale del treno, spiega l’uomo, ha permesso ai passeggeri normodotati di sedersi in posti riservati ai disabili. Addirittura, sostiene che quando ha chiesto al controllore dove potesse sedersi lui gli ha detto che c’era il pavimento.
La Virgin si è scusata con Roger e ha promesso di indagare. Ma il cieco è furioso e lamenta: “Ho avuto due attacchi di cuore, un ictus, un pacemaker e devo sedermi sul pavimento?”. L’ex uomo d’affari di Liverpool ha bisogno di usare sedili progettati per disabili perché il suo cane ha bisogno di spazio. Così ha prenotato per tempo il viaggio per se e sua moglie Debra. Però la Virgin non gli ha dato alcuna possibilità di prenotare un posto per disabili.
Quando la moglie chiede al controllore come debbano fermare, questi gli risponde che non ci sono posti a sedere, quindi arriva il “consiglio” a usare il pavimento. Il cieco denuncia: “Il problema di fondo è che si dice posti per disabili e se c’è una persona disabile è naturale che dovresti rinunciare al tuo posto”. Invece, tutti restano indifferenti di fronte all’uomo, che si siede per terra. Su Facebook, Roger Debman chiama in causa direttamente il patron della Virgin: “È così che Richard Branson trasporta i non vedenti e i cani guida sui suoi treni”. Tanta la solidarietà ricevuta dal cieco: “È maledettamente disgustoso e non posso credere che nessuno di quei passeggeri abbia aiutato quell’uomo”, scrive un utente su Facebook.
Intanto, un portavoce della Virgin ha chiarito: “Siamo stati in contatto con il signor Debman per scusarci per la sua esperienza e per indagare a fondo su quanto accaduto. Migliaia di passeggeri con disabilità viaggiano con noi ogni anno e il 94% di coloro che utilizzano il nostro programma di assistenza per il viaggio sono soddisfatti della disponibilità del nostro personale. Se i posti non sono stati prenotati in anticipo, facciamo sempre del nostro meglio per ospitare i clienti con i cani guida, ma questo si basa sulla cooperazione di altri clienti per liberare posti prioritari”.
GM
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