Giornata internazionale del Gatto che non ha fermato gli insensibili proprietari di una gatta di 9 anni in condizioni critiche, i motivi dell’abbandono sono assurdi.
La giornata internazionale del gatto dovrebbe essere un momento per celebrare i nostri amici felini, non di certo per abbandonarli, in questo caso però siamo ancora costretti a riportare una storia assurda, che potrebbe sembrare un abbandono come un altro ma che, in verità, nasconde dietro di sé aggravanti ben più marcate che lo rendono il racconto un esempio di rara crudeltà.
Abbandonano la loro gatta di 9 anni ceca e malata, il destino dell’animale era già segnato
La storia è avvenuta lo scorso 16 Febbraio in Spagna, proprio nei pressi della banca centrale, luogo in cui presiede una cospicua colonia felina di gatti abbandonati di cui alcuni volontari si prendono cura. È stato infatti proprio un volontario a notare un borsone con delle rotelle con vicino una ciotola di cibo e acqua, una scena che ha da subito insospettito l’uomo che avvicinandosi ha scoperto cosa vi fosse al suo interno.
Rannicchiata sullo zaino ha notato subito un grosso gatto a pelo lungo, sicuramente di razza, che tuttavia denotano uno strano atteggiamento. È bastato poco al suo soccorritore per capire che il gatto fosse affetto da cecità oltre alla presenza di un grosso e vistoso rigonfiamento nella parte inferiore dell’addome.
Una situazione grave quella del felino che si è sicuramente dimostrato non in grado di sopravvivere senza il supporto del suo umano, cosa che però non ha scoraggiato il padrone dall’abbandonarlo al suo triste destino.
La corsa dal veterinario ha evidenziato che la gatta fosse un esemplare di 9 anni con una cecità irreversibile, forse causata da problemi di diabete che giustificherebbe anche il rigonfiamento nell’addome. Senza alcun microchip è ovviamente impossibile risalire al suo padrone ma sono comunque chiare le sue intenzioni di sbarazzarsi dell’animale.
Con molta probabilità, infatti, il suo ex proprietario non ha voluto assumersi la responsabilità di seguire il suo animale malato, che adesso è stato affidato alle cure di un centro di recupero in attesa di trovargli un nuovo padrone. Una situazione sicuramente difficile che complica ancor di più l’affidamento, nella speranza che raccontare la sua storia possa smuovere l’animo di qualche anima buona disposta a prendersi cura di lei, nonostante la sua situazione.