La guardia di finanza ha scoperto una situazione decisamente spiacevole inerente la presenza di cibo scaduto all’interno di un negozio di animali. Il fatto si è verificato a Favria, in provincia di Torino, martedì 28 novembre. I militari hanno apposto i sigilli del sequestro a ben tre quintali di alimentari la cui data di scadenza riportava una data superiore ad un anno fa. Gran parte del cibo scaduto era destinata agli animali, nella stragrande maggioranza ai cani, ma altri erano anche per animali da reddito. Per il titolare del negozio è in arrivo una multa di diverse centinaia di euro per aver trasgredito a diverse norme sulla sicurezza in materia alimentare e sanitaria. Le confezioni di cibo erano ben tenute e non avevano alcun segno di danneggiamento o deterioramento. Erano stati i veterinari dell’Asl To4 ad inoltrare una segnalazione alla Guardia di Finanza affinché intervenisse.
Altre segnalazioni erano arrivate anche da diversi clienti, secondo quanto appreso. Per questo motivo la Guardia di Finanza ha organizzato un vero e proprio blitz volto a controllare le confezioni scadute esposte come se niente fosse sugli scaffali del negozio. Il cibo scaduto riguarda in prevalenza sacchi di crocchette e scatolette, sulle quali tra l’altro niente era stato fatto per nascondere la data che ne indicava il non utilizzo. Risulta comunque difficile manomettere tale indicazione, ma colpisce il fatto che il titolare dell’esercizio commerciale non si sia fatto alcun problema nel mettere in vendita quel materiale che ad un certo punto andava tolto.
Cibo scaduto, il titolare del negozio è nei guai
I finanzieri stanno ancora indagando e ne hanno approfittato per estendere ulteriori controlli anche all’intero di altri negozi della zona. Per quanto riguarda il commerciante autore di questo atto del tutto irresponsabile, l’ammontare della multa che gli è stata comminata dovrebbe aggirarsi per la precisione sui 770 euro. Ma oltre al cibo scaduto, altri episodi controversi ai danni degli animali si sono verificati negli ultimi giorni. Uno di questi ha avuto luogo a Padova e riguarda una grave forma di discriminazione riguardo i bambini ma anche cani, gatti ed altri animali da compagnia. Un episodio che ha letteralmente indignato tutti.
A.P.