Compie degli atti brutali contro i suoi animali e pubblica le foto su Instagram

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By Gabriele

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Christopher McCabe
Christopher McCabe

Christopher McCabe, 37enne di Renton, ha bruciato un coniglio vivo e ha pugnalato un cane più di una dozzina di volte prima di pubblicare le immagini della tortura sui social media. Lo dimostrano alcune registrazioni, anche se al processo l’uomo si è detto innocente. L’accusa nei suoi confronti è di crudeltà animale e deve pagare 75mila dollari di cauzione. La polizia lo ha arrestato lo scorso mese dopo che la moglie ha spiegato di aver visto strane foto di animali morti su Instagram. La donna si era allontanata di casa coi tre figli dopo che McCabe avrebbe iniziato a comportarsi stranamente.

I membri della famiglia e gli amici hanno detto che Christopher McCabe potrebbe essere affetto da problemi di salute mentale. Il 20 ottobre scorso, la moglie di McCabe vide una foto con del sangue che copriva le pareti e il pavimento di uno dei loro bagni e il loro cane, Lola, all’interno della vasca. Il cane è un meticcio di labrador nero di 5 anni. La donna ha immediatamente chiamato la polizia. Giunte sul posto, le forze dell’ordine hanno sorpreso l’uomo mentre era ancora intento a compiere atti brutali contro il labrador. Lo hanno inseguito e arrestato più tardi in un quartiere vicino.

Lola per fortuna sta bene

Il cane è stato salvato dalla vasca da bagno e ha subito diversi interventi. Successivamente, in una cisterna che si trova in cortile, è stata trovata la carcassa carbonizzata del coniglio. La polizia crede che sia stato bruciato viva. Viene dunque denunciato ancora una volta un atto di brutalità contro dei poveri conigli. Nessuno dei gatti è stato invece toccato. McCabe non ha mostrato alcun rimorso per quello che aveva fatto e ha detto alla polizia che sarebbe stato Dio a dirgli che quei cani erano in realtà spiriti maligni.

L’uomo ha anche citato un preciso passo del Vangelo di Matteo, accentuando così il suo intento folle. I procuratori della contea di King hanno ricostruito che per colpire Lola il 37enne ha utilizzato diversi arnesi, tra cui una forchetta e un coltello a serramanico. Il labrador, in ogni caso, dopo gli interventi chirurgici sta lentamente migliorando. Il 37enne aveva precedenti specifici ed era già stato denunciato e arrestato nel 2015.

GM

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