Chiusi tutti gli allevamenti di animali da pelliccia in Germania

Chiusi tutti gli allevamenti di animali da pelliccia in Germania

Nel 2017, la Germania ha votato una legge per portare alla chiusura tutti i suoi allevamenti di animali da pelliccia per vietarli completamente dal 2022.

allevamenti pelliccia
Visoni in gabbia

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Tuttavia, già nel 2019 la Germania è al 100% un paese senza più allevamenti di animali da pelliccia. Il 5 aprile, il suo ultimo allevamento infatti ha chiuso i battenti anticipatamente.

Il termine ultimo fissato per chiudere tutti gli allevamenti di animali da pelliccia era stato posto per il 2022, ma a causa delle pressioni fatte da molti animalisti e da Peta (People for the Ethical Treatment of Animals -Attivisti per il Trattamento Etico degli Animali) e dati gli svariati controlli ai quali veniva frequentemente sottoposto da enti governativi l’ultimo allevatore, portato ad una chiusura anticipata dell’attività.

L’85% delle pellame dell’industria della pelliccia proviene da animali tenuti in cattività. Questi allevamenti contengono spesso migliaia di animali sottoposti ad ogni tipo di abuso.

La cosa più drammatica e sconvolgente è che le strutture sono tutte notevolmente simili nel mondo e tutte riservano lo stesso trattamento a questi poveri animali.

Il commercio di queste pellicce non si limita ad una sola specie. Gli animali seviziati per la mera vanità umana sono tantissimi come ad esempio: Volpi, ermellini, conigli, agnellini, coyoti, linci, foche, procioni, cani gatti e ancora tantissimi altri animali.

Foca

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Se nei tempi preistorici questa pratica veniva usata per la necessità di scaldarsi, ora non solo non è più necessaria, ma non va neanche tollerata perché viene ancora utilizzata solo per seguire la moda.

Una moda alla quale va assolutamente messa fine. Fortunatamente molti stilisti e molti marchi celebri stanno aderendo all’abbandono di questi materiali tra questi troviamo: Giorgio Armani, Calvin Klein, Ralph Lauren, H&M, Benetton, Levis, Lacoste, Timberland, Zara, Versace, Gucci, Hugo Boss e tantissimi altri.

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Dopo le molteplici documentazioni riportate dalle telecamere piazzate dagli attivisti negli allevamenti in svariate parti del mondo che hanno portato alla luce le drammatiche condizioni, i maltrattamenti e crudeltà ai danni di questi poveri animali quasi tutta l’Europa ha espresso il suo dissenso per i produttori di pellicce.

Paesi come la Germania, Olanda, Austria, Regno Unito, Croazia, Serbia, Slovenia, Macedonia e Bosnia ed altri hanno aderito alla chiusura degli allevamenti.

Allevamenti in Italia

L’Italia per quanto riguarda le leggi resta sempre un pò indietro rispetto al resto dell’Europa. Seppur gli allevamenti di animali da pelliccia in Italia siano pochissimi, ad oggi non esiste una legge che ne impone la chiusura.

In Italia, ogni anno, più di 180 mila visoni vengono uccisi con modalità atroci, soffocati in camere a gas appositamente progettate per compiere questo sterminio.

(foto da Twitter)

Anche se dall’ultimo sondaggio effettuato nel 2014, l’85,5% della popolazione Italiana è contraria all’allevamento di animali da pelliccia ancora non esiste una legge in tal senso.

La proposta di legge della LAV è già stata presentata alla Camera ( Atto C99 Brambilla, FI e C177 Gagnarli, M5S) e al Senato( S211 De Petris, LEU) e il disegno di legge ( X V I I Legislatura , N°2956) sono entrambe ferme da anni.

L.L.

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