Chiusi in gabbia con le loro feci il bilancio raccapricciante dell’allevamento

Chiusi in gabbia con le loro feci il bilancio raccapricciante dell’allevamento

Allevatore finito in carcere, quello che hanno trovato all’interno dell’allevamento ha fatto rabbrividire i soccorritori ogni cane era ricoperto dalle proprie feci

Chiusi in gabbia con le loro feci il bilancio raccapricciante dell'allevamento
Chiusi in gabbia con le loro feci il bilancio raccapricciante dell’allevamento

Guadagnare a discapito del benessere degli animali è spesso il mantra di allevatori senza ritegno che pur di trarre i loro profitti sono disposti veramente a tutto.

Questa volta il protagonista della straziante vicenda è un cittadino inglese della contea di Shropshire che aveva raggiunto un fatturato impressionante con la vendita di animali domestici, soprattutto cani, che deteneva al solo scopo della riproduzione in condizioni lontane da ogni decenza.

La vicenda ha avuto luogo il 22 febbraio scorso e la sentenza è stata emessa dal giudice il 9 Ottobre, punizione esemplare che tuttavia non rimedia alle atrocità subite dai poveri animali della fattoria.

27 cani, 3 gatti, 1 cavallo ed un pappagallo africano chiusi in gabbia tra le loro feci, sgominato allevamento abusivo da migliaia di dollari

Chiusi in gabbia con le loro feci il bilancio raccapricciante dell’allevamento

L’indagine della polizia come spesso accade è stata avviata in seguito ad una segnalazione anonima, il sopralluogo, avvenuto insieme all’associazione RSCPA ha però portato alla luce ben più di quello che ci si aspettava inizialmente.

Trovati in gabbie anguste per conigli 27 cani di razza Cavalier King Charles, il maschio riproduttore è stato trovato coperto di feci e sordo a causa di una patologia al canale auricolare mai curata. Anche le fattrici sono state trovate emaciate e con cuccioli che in diversi casi non avevano a disposizione ne acqua ne cibo.

Nella fattoria anche una tartaruga, un cavallo, una pecora ed un pappagallo cenerino proveniente dall’Africa, tutti gli animali erano in uno stato di salute più o meno pessimo, affamati e con diverse patologie mai curate che hanno richiesto l’intervento immediato dell’equipe veterinaria.

L’allevamento degli animali veniva effettuato senza alcuna licenza e dalle prime stime si è ipotizzato un introito che supera i 150 mila dollari.

Il Sig. Bransby fautore di tali reati, 17 per la precisione, si è dichiarato colpevole dinanzi alla corte e la pena emessa è stata di 22 settimane di carcere, dichiarata colpevole anche sua figlia di 31 anni che dovrà a sua volta scontare 11 settimane di carcere rinviata per 12 mesi e non potrà detenere animali per i prossimi 10 anni.

Adesso i cani sono tenuti in cura dall’associazione che provvederà a prendersi cura di loro fino alla perfetta guarigione per poi adoperarsi al riaffido.

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