Chien Guevara, il cane che guida la rivolta studentesca di Parigi – VIDEO

Chien Guevara, il cane che guida la rivolta studentesca di Parigi – VIDEO

chien guevara
(screenshot video)

Chi è Chien Guevara, il cane che guida la rivolta studentesca di Parigi, diventato famoso con un video e ora una vera star di Twitter.

Il suo vero nome è Mercantile e più di mezzo milione di persone hanno visto il video della sua presentazione pubblica. Il cane è diventato un vero e proprio simbolo in Francia. Il 26 marzo, gli studenti in sciopero hanno occupato il centro di Tolbiac dell’Università della Sorbona. Era il segnale che la protesta studentesca, rapidamente diffusa in tutto il paese, era seria. Il 6 aprile, tre leader della protesta si sono mostrati mascherati, mentre enumeravano una litania di richieste e hanno concluso, in grande stile, chiedendo le dimissioni del presidente Emmanuel Macron. Quel video è divenuto virale. Non solo perché è piuttosto stravagante, ma anche per la presenza di un cane.

Chi è Chien Guevara, il cane leader della protesta

Diventato il simbolo di una rivolta, Mercantile è stato ribattezzato Chien Guevara, per via di un gioco di parole che rimanda al noto guerrigliero della rivoluzione cubana, Ernesto Che Guevara. Un utente di Twitter anonimo ha deciso di aprire un account nel nome del cane per diffondere, ironia della sorte, notizie e battute sull’occupazione, ironizzando molto su questa. Il successo è stato tremendo: 11.000 follower in due giorni, molti di più dell’account ufficiale degli studenti di Tolbiac in protesta. Chien Guevara è diventato il simbolo di una rivolta che ha causato battaglie campali con la polizia antisommossa e incursioni di estrema destra nel campus.

Chien Guevara popolare su Twitter: post ironici e polemiche

Ma chi ha realizzato il suo account Twitter sembra avercela coi contestatori e utilizzando Chien Guevara li attacca: “Mi chiamo Guevara (non l’ho scelto), sono stato trattenuto contro la mia volontà per una settimana da ragazzi mascherati in una brutta scuola. Aiuto. Qui c’è puzza di cipolla”, si legge ad esempio in un tweet. Quei tweet all’inizio sono stati oggetto di molte critiche da parte degli studenti. Addirittura si pensava che ci fosse qualche infiltrato dell’estrema destra a gestire il profilo. Poi si è capito che il profilo era stato creato da un’ex studente di Tolbiac. E che si trattava comunque di satira.

A evidenziarlo tweet di questo tenore: “Faccio un pisolino. Ad ogni modo, ci provo. Grande discussione sul tempo della prossima assemblea generale, il cui tema è il tempo dell’assemblea generale sugli orari dell’assemblea generale relativa all’assemblea generale”. Poi ancora: “La polizia antisommossa cerca di sfrattarci. Hanno noleggiato enormi schermi e trasmesso un’esibizione dal vivo di Carla Bruni sull’altro lato del recinto. Aiuto, Nazioni Unite”. Insomma, il giovane che ha reso noto Chien Guevara su Twitter non risparmia bordate proprio a nessuno.

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GM

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