E successo a Jesolo scatenando sui social una polemica. Dei turisti chiedono l’acqua per il proprio cane, sul conto gli vengono addebitati 30 centesimi.
Jesolo, provincia di Venezia dei turisti si fermano ad un bar per un aperitivo accompagnati da un membro della famiglia a quattro zampe.
Una coppia si siede al tavolino di un bar per bere un aperitivo per poi continuare la visita della città, alla richiesta del conto vedono presentarsi sullo scontrino con la dicitura “acqua cane” 0,30 centesimi una somma irrisoria che però fa discutere.
I turisti hanno infatti postato la foto sui social alimentando molte polemiche sia da parte di chi pensa che dare l’acqua del rubinetto ad un cane dovrebbe essere gratuito, poiché l’acqua è un bene primario che non dovrebbe essere negato a nessuno, sia da chi invece la vede come il commerciante.
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“Giusto aumentare il prezzo, i proprietari del cucciolo avrebbero dovuto portare una bottiglia da casa”
“non mi sembra una somma così insormontabile da generare una polemica”.
Sui social un testimone oculare dell’accaduto ha raccontato la sua versione difendendo il proprietario del bar da chi lo stava insultando.
“Vergognatevi tutti, una grande perdita di tempo ed energie per una famiglia onesta che paga le tasse e lavora duramente: io ero lì e i 30 centesimi erano per la coppetta di cartone senza mettere in conto il personale che deve servire il cane dell’acqua”
Lo scontrino postato sui social ha infatti alzato una grande polemica tra chi ha elogiato il gesto e chi lo ha condannato.
Nel periodo estivo gli animali soffrono molto il caldo e la sete molti commercianti al di fuori delle proprie attività commerciali posizionano dell ciotole con l’acqua per far abbeverare gli animali un gesto di umanità e amore che tutti dovrebbero fare.
Nel 1887 un magistrato di trieste fece affiggere dei cartelli invitando tutti i commercianti ad aiutare gli animali ”
“Si rammenta ai proprietari di negozi, botteghe, ed officine l’obbligo di tenere costantemente durante tutta la stagione calda esposto il prescritto recipiente d’acqua monda, affinché i cani vaganti possano dissetarsi. Ogni mancamento all’accennato obbligo sarà irremissibilmente punito con adeguata penale in base al §127 lett. f dello Statuto civico”
Nel 2017 a Roma Acea era stata costretta a chiudere temporaneamente 2800 fontane dove gli animali avrebbero potuto abbeverarsi.
Il portale web Your Animial invitava tutti i commercianti a ” Sistemare una ciotola di cortesia piena d’acqua davanti a bar e altre attività attività commerciali aiuterà gli animali”
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